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18 aprile 2025, Aggiornato alle 18,44
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P3 si scioglie, la Cina ha detto no

Il ministero del Commercio cinese non approva l'alleanza Maersk, Msc e Cma Cgm ed i partner non proseguono l'accordo. Il veto cinese arriva dopo l'approvazione degli Stati Uniti (Fmc) e l'Europa (Ce). L'alleanza è stata avviata giusto un anno fa


Oggi, il ministero del Commercio cinese e la China Maritime Commission non hanno dato l'approvazione alla rete P3 formata dai primi tre operatori container: Maersk, Msc e Cma Cgm.
A seguito della decisione delle autorità cinesi le compagnie aderenti hanno deciso di porre fine alla P3. Evidente la delusione. «In Maersk Line - è il commento della compagnia danese - abbiamo lavorato duramente per affrontare le questioni e le preoccupazioni cinesi. Così, naturalmente, è una delusione. P3 avrebbe fornito a Maersk Line una rete più efficiente e ai nostri clienti un prodotto migliore».
Tutto ha inizio il 18 giugno 2013 quando Maersk Line, MSC Mediterranean Shipping Company SA e CMA CGM annunciano l'intenzione di stabilire un accordo di condivisione operativa nave a lungo termine sulle rotte mondiali. L'accordo viene denominato P3 con l'obiettivo di rendere il trasporto container di linea più efficiente e migliorare la qualità del servizio. Il 24 marzo 2014 la US Federal Maritime Commission (FMC) aveva deciso di consentire l'accordo P3 Network affinché diventasse  effettiva negli Stati Uniti. In seguito, il 3 giugno anche la Commissione europea aveva informato le parti della P3 che aveva deciso di non aprire un'inchiesta antitrust e in pratica di dare il benestare all'alleanza. Ma l'odierna decisione di MOFCOM a seguito di una revisione ai sensi delle norme sul controllo delle concentrazioni della Cina è diversa dalle posizioni della FMC e della Commissione europea.