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22 novembre 2024, Aggiornato alle 15,09
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Infrastrutture

Taranto, via libera del Consiglio di Stato al molo polisettoriale

L'opera potrà essere realizzata, ma rimangono le difficoltà di uno scalo che nel 2013 ha perso quasi il 20% del proprio traffico


Taranto riparte. Il Consiglio di Stato ha deciso di respingere il ricorso contro il cantiere per l'adeguamento del molo polisettoriale, assegnato nei mesi scorsi dall'Autorità portuale guidata da Sergio Prete. A questo punto non dovrebbero esserci ulteriori impedimenti allo sviluppo del terminal container Tct, di cui sono soci la compagnia marittima taiwanese Evergreen (al 40%) e la società terminalistica di Hong Kong, Hutchison Ports (al 50%), assieme al gruppo italiano T.O. Delta di Pierluigi Maneschi (10%). La mancata realizzazione delle opere, conferma il presidente dell'Authority, potrebbe portare a un ripensamento degli investimenti. La stessa Evergreen aveva espresso alcuni mesi fa l'intenzione di lasciare Taranto se il ritardo degli interventi di ammodernamento si fosse prolungato eccessivamente.
Ma i lavori al terminal container non sono l'unico ostacolo alla ripresa dello scalo, che nel solo 2013 ha perso quasi il 20% del proprio traffico e che nel 2014 sta provando a recuperare. Valutando nell'insieme i dati relativi al primo trimestre di quest'anno, sembra che la ripresa si stia consolidando. Il traffico delle merci movimentato dallo scalo pugliese è aumentato del 10,1% essendo stato pari a 6,8 milioni di tonnellate rispetto ad oltre 6,1 milioni di tonnellate nel corrispondente periodo dell'anno scorso. Ma analizzando meglio i risultati del trimestre, ci si accorge che l'incremento è concentrato tra gennaio e febbraio: a marzo, invece, è stato registrato un nuovo calo del 9,2% rispetto al 2013. Un'altalena che non sta certamente incoraggiando gli investitori stranieri.