|
adsp napoli 1
24 aprile 2025, Aggiornato alle 16,32
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

forges4
Infrastrutture

Napoli, Conateco: linea dura dei lavoratori

Senza sindacati, gli operai entrano nel quarto giorno di sciopero. Vogliono il ritorno del ticket e il rinnovo del contratto collettivo. Dal 23 luglio al porto di Napoli non approdano portacontainer di Paolo Bosso  


di Paolo Bosso (da La Repubblica Napoli di oggi)

«Purtroppo le vostre notizie non portano nulla di buono». Così il secondo armatore del mondo, Mediterranean Shipping Company, commenta questi ultimi giorni di fuoco del porto di Napoli. E' proprietaria al 50 per cento di Conateco, il terminal container del porto di Napoli che ieri ha vissuto il suo terzo giorno di sciopero. Gli operai vanno avanti da soli, senza i sindacati, e non c'è verso di fermarli. L'email indirizzata da Msc a Le Navi, agenzia marittima che rappresenta a Napoli l'armatore ginevrino, riassume una situazione al limite: «Msc interromperà la toccata di Napoli finché Conateco non riprenderà a funzionare e i suoi dipendenti a impegnarsi per un livello di produttività decente».
 
 
Non è per niente un buon momento per lo scalo partenopeo. Una situazione precipitata dopo l'addio dell'armatore genovese Ignazio Messina che ha preferito il porto di Salerno. Gli operai Conateco sono intenzionati a mantenere la linea dura, nonostante dalla Prefettura il vicecapo di Gabinetto Sergio Di Martino ha detto che senza le associazioni di categoria saltano le condizioni per la negoziazione e con essa la legittimità dello sciopero. Alla base delle proteste la cancellazione dal primo luglio dei buoni pasto. Sette euro in meno al giorno, quasi duecento euro mancanti alla fine del mese per circa 350 persone. Ma i motivi sono più profondi, legati alle condizioni di lavoro e a un contratto collettivo che non è stato rinnovato. Per Gennaro Murolo, storico spedizioniere di Napoli ed ex presidente Accsea, l'associazione napoletana degli spedizionieri, la scelta di "austerità" voluta da Conateco rispecchia la volontà di non licenziare nessuno: «L'azienda non ha scelto la strada della cassa integrazione, e questo è un bene». Ma gli operai non ci stanno e ieri mattina, sempre senza l'appoggio sindacale di Filt-Cgil, Uiltrasporti, Ugl Trasporti e Fit-Cisl, sono scesi in duecento per le strade del porto bloccando la circolazione.
Il polo container di Napoli è in una situazione molto delicata. Il calo repentino dei consumi sta mettendo sottosopra un terminal contenitori che movimenta per lo più merce destinata al commercio. Il 23 luglio la portacontainer Msc Leanne è salpata senza scaricare, e doveva imbarcare 400 container di prodotti dell'Agro nocerino sarnese. Il giorno dopo le portacontenitori Er Denmark ed Msc Carole sono state dirottate rispettivamente a Gioia Tauro e Livorno. Oggi si entra nel quarto giorno di sciopero, e sarà un giorno cruciale. Se in serata il terminal sarà ancora fermo, anche la nave Hanjin Washington dovrà annullare l'approdo, facendo saltare il carico a ben quattro armatori.