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18 aprile 2025, Aggiornato alle 18,44
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Conateco, lunedì appuntamento in Prefettura

Revocato lo sciopero del terminal container. Convocati azienda, sindacati, Comune, Regione e Autorità portuale per riprendere le relazioni industriali


di Paolo Bosso 
 
Sciopero di lunedì revocato e appuntamento in Prefettura a Napoli il giorno stesso per ricomporre la frattura tra sindacato e azienda. Lo annunciano Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl. Al centro, la crisi di Conateco, il terminal container dello scalo campano in sciopero a intermittenza ormai da oltre due settimane. L'invito del prefetto è esteso anche a Regione, Comune, Autorità portuale e alla proprietà del terminal Cosco-Msc.

Dopo l'accordo tra le parti alla Ormel (Regione Campania) il 21 luglio, in cui il licenziamento di 101 dipendenti Conateco è stato scongiurato - al prezzo però di una cassa integrazione per tutti-, le tre sigle sindacali, esclusa la Cgil, hanno proseguito la protesta per chiedere principalmente il ripristino dell'accordo di secondo livello, che ha comportato da luglio un taglio in busta paga intorno ai 250 euro. «Abbiamo scongiurato i licenziamenti, ma se non avessimo continuato a scioperare nonostante l'accordo del 21 luglio, la verità è che avremmo solo rimandato uno stato di crisi che permane e che non interessa solo Conateco, ma tutto l'indotto. Lo dimostra il fatto che ieri il sindaco De Magistris ha scritto a Delrio denunciando lo stato di crisi del terminal, che persiste nonostante la fine della procedura di licenziamento», spiega Gennaro Imperato della Fit-Cisl, che aggiunge: «se blocchiamo il terminal, lo facciamo nell'interesse di tutti».

Dal 13 luglio, giorno del primo sciopero, il traffico container del porto ha sofferto molto, con finestre operative giusto il mercoledì e il week end. Migliaia i contenitori persi, con danni per milioni di euro per i circa 7mila operatori dell'indotto.

Il porto non ha però bisogno soltanto di un terminal container in funzione, ma anche di infrastrutture adeguate. I dragaggi prima di tutto. Ma è una questione annosa che non si può risolvere al livello locale, visto che interessa in modo generalizzato qualunque porto italiano che vuole approfondire i suoi fondali. «Quando la vertenza Conateco finirà e l'indotto tutelato – afferma Imperato – la prossima questione che bisognerà affrontare sarà la governance». L'Autorità portuale di Napoli, come altri quindici porti su ventiquattro Autorità portuali, è infatti commissariata (lo scalo campano in particolare da quasi due anni e mezzo).

Conateco sarà in scioperò anche martedì, giovedì e venerdì della prossima settimana, come nelle ultime due, a meno che l'incontro di lunedì in prefettura non faccia riprendere le contrattazioni tra azienda e sindacati.