|
adsp napoli 1
02 maggio 2025, Aggiornato alle 17,29
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

forges4
Eventi

Vertenza Conateco, il ministero convoca le parti

Appuntamento al dicastero dei Trasporti il 3 settembre con il capo gabinetto Bonaretti per affrontare la crisi del terminal container di Napoli. Al centro il costo del lavoro e i debiti milionari di Conateco


È stato convocato per la settimana prossima, giovedì 3 settembre, il tavolo di crisi di Conateco, il principale terminalista di Napoli alle prese con diversi problemi sul fronte lavorativo e di bilancio. L'"invito" viene dal capo di gabinetto del ministero dei Trasporti Mauro Bonaretti (foto) ed è indirizzato a tutti: Regione Campania, Comune di Napoli, Autorità portuale, azienda e i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl trasporti. 
 
Ieri intanto il terminalista ha comunicato ai sindacati di aver ripristinato il quinto dello stipendio per i 354 dipendenti Conateco. Restano tutti gli altri tagli applicati in questi anni ai lavoratori, tra questi il Tfr, la polizza sanitaria e la sospensione dell'accordo di secondo livello (250 euro in meno di media in busta paga, disdetto a giugno).

A Roma, al ministero dei Trasporti, si affronteranno due vertenze, quella sui dipendenti e quella sui conti di Conateco. Una situazione da cui dipende la concessione della gestione del terminal partenopeo da parte dell'azienda. 

Dipendenti
La crisi del terminal è iniziataa giugno quando i 354 dipendenti hanno ricevuto una busta paga tagliata in media di 250 euro, a causa del mancato rinnovo dell'accordo di secondo livello. Pochi giorni dopo è arrivata come una stangata una procedura di licenziamento per 101 dipendenti, la goccia che ha fatto traboccare il vaso, che ha spinto la maggior parte dei lavoratori del terminal, a partire dal 13 luglio, ad avviare una serie di scioperi terminati solo ora che la vertenza è arriva a Palazzo Chigi. 
Il 21 luglio la procedura di sciopero per i 101 dipendenti è stata scongiurata grazie a un accordo in Regione tra sindacati, azienda, Autorità portuale e Conateco che ha avviato la cassa integrazione straordinaria per tutti, anche se la procedura deve ancora essere autorizzata dal ministero dello Sviluppo.

Austerity
I sindacati Cisl, Uil e Ugl lamentano tanti tagli effettuati negli ultimi anni ai 354 dipendenti di Conateco: una polizza sanitaria non versata dal 2009, la trattenuta del quinto dello stipendio (ora, sulla base della comunicazione di Conateco di ieri, ripristinato), del Tfr complementare, dei buoni pasto, e infine trattenute agli incentivi di produzione e a diverse indennità. Nei giorni scorsi sia Cgil che Cisl hanno annunciato un'apertura di Conateco sul ripristino del contratto di secondo livello, ma a questo punto, con il governo chiamato in causa, anche questo sarà un affare da discutere a Roma. Per Conateco la patata bollente non è solo rappresentata dal costo del lavoro, ma da una situazione debitoria molto grave.

Debiti milionari
Il principale terminal di Napoli soffre di una crisi che parte da lontano, sempre più profonda e complicata. Solo con l'Autorità portuale ha un debito superiore ai sei milioni e mezzo di euro, fatto soprattutto di canoni di demanio e concessione non pagati. Qualche settimana fa il segretario generale Cisl Campania Lina Lucci ha riassunto in una lettera al governatore della Campania Vincenzo De Luca la situazione debitoria del terminalista: 20 milioni di mancati versamenti Inps, Inail ed Equitalia; polizza sanitaria non versata dal 2009; trattenute sul quinto dello stipendio; sospensione dei buoni pasto; bollette non pagate; mancato versamento di canoni per la concessione demaniale e l'utilizzo di gru di banchina. 
Per l'Autorità portuale, a monte di tutto, c'è la richiesta di un nuovo piano fideiussorio per il rientro del debito sulle concessioni. L'Authority ha dato a Conateco tempo fino al 30 settembre per presentarglielo, altrimenti la concessione del terminalista decadrà. Ma è chiaro che dall'esito della riunione al ministero dei Trasporti dipenderà anche la questione della concessione.