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22 novembre 2024, Aggiornato alle 15,09
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Politiche marittime

Venezia si sblocca. MIT approva bilancio 2019

Eccezione sul residuo passivo da 7 milioni di euro: risale al 2018 e trasformarlo in debito sarebbe dannoso per tutti. Prossimamente la convocazione del Comitato di gestione

Mauro Coletta, direttore generale del ministero dei Trasporti

Il ministero dei Trasporti, in una nota inviata ieri all'Autorità di sistema portuale dell'Adriatico Settentrionale, guidato da Pino Musolino, ha riconosciuto la regolarità del bilancio consuntivo 2019 del porto di Venezia, quello bocciato il 18 giugno scorso, dopo le dichiarazioni contrarie di Regione Veneto e Città metropolitana di Venezia. A breve, informa l'Adsp, il Comitato di gestione verrà riconvocato per approvarlo. A conclusione della ispezione tecnico-amministrativa, il direttore generale del dicastero, Mauro Coletta, ha riconosciuto l'idoneità del rendiconto consuntivo. In caso di mancato riconoscimento, per l'Adsp sarebbe scattato il commissariamento.

La ragione principale della mancata approvazione di Regione Veneto e del sindaco di Venezia risiede nell'inserimento in bilancio 2019 della cancellazione del residuo passivo, pari a 7 milioni di euro, per il riequilibrio del partenariato pubblico-privato Venice.Ro.-Port.Mos Scpa, concessionaria dell'Autorità di sistema portuale. Coletta spiega che questa cifra si rifarebbe «a somme appostate in bilancio nel 2018, ormai consolidato a seguito dell'approvazione, sia pure a maggioranza (con l'astensione di Città Metropolitana di Venezia) del rendiconto contabile da parte del Comitato di gestione del 29 aprile 2019, non ancora utilizzate dall'ente e perciò divenute residuo passivo». 

La nota della direzione generale del ministero dei Trasporti

Il regolamento di bilancio, spiega Coletta, prevede che i residui passivi non possano essere cancellati se ci sono ancora i presupposti giuridici al loro mantenimento, perché l'eventuale cancellazione produrrebbe un debito fuori di bilancio. Ma dopo il «copioso» materiale su Venice.Ro.Port.Mos Scpa inviato dall'Adsp al ministero dei Trasporti, si è deciso di fare eccezione, perché, conclude Coletta, c'è la necessità «di scongiurare un maggiore danno economico per lo stesso [ente portuale] che nasceva dallo squilibrio, in termini di gestione del rischio, presente nell'atto convenzionale del 2010 in favore del concessionario e a discapito dell'ente portuale». A questa conclusione, precisa il ministero, si è arrivati dopo una consultazione (favorevole) del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE) della Presidenza del Consiglio dei ministri, dell'Avvocatura distrettuale di Venezia e di vari professionisti interpellati.

L'Adsp veneta ricorda che la procedura relativa al riequilibrio del Terminal Autostrade del Mare di Fusina, che non è oggetto di discussione o di votazione in riferimento al rendiconto consuntivo 2019, si è definitivamente conclusa il 20 gennaio scorso con il voto favorevole a maggioranza del Comitato di gestione.

In conlcusione, come afferma l'AdSP veneta, il bilancio «non presenta alcuna criticità ed è assolutamente regolare sotto il profilo economico, finanziario e amministrativo». Ordine del giorno della prossima seduta del Comitato di gestione, come per le ultime quattro, l'approvazione del rendiconto per l'anno 2019.

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