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25 novembre 2024, Aggiornato alle 08,40
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Politiche marittime

Venezia, dal primo agosto via le grandi navi. Governo decreta

Divieto di transito davanti San Marco per tutte le navi da crociera, ovvero per quelle oltre le 25 mila tonnellate di stazza. 157 milioni per gli approdi alternativi provvisori

(Raphaël Chekroun/Flickr)

Passi avanti per l'allontanamento dalla città di Venezia delle grandi navi, in particolare quelle da crociera. Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge che dal primo agosto vieta il transito di quelle di una determinata stazza nel Canale della Giudecca, quello che passa davanti San Marco.

Il decreto - «un importante passaggio per la tutela del sistema lagunare veneziano», secondo il governo - stabilisce che ad essere vietate al passaggio sono le navi con stazza lorda superiore alle 25 mila tonnellate, lunghe oltre 180 metri e con un tiraggio aereo superiore ai 35 metri. Sono escluse le navi a propulsione mista vela-motore. 

Il divieto di transito delle grandi navi a Venezia parte da lontano, dal decreto "anti-inchini" di marzo 2012 del governo Monti, scritto un mese dopo l'incidente della Costa Concordia. Stabiliva limiti simili – un po' più larghi per la precisione, 40 mila tonnellate di stazza - ma che non è mai stato applicato per la mancanza di approdi alternativi. Per questo, il decreto approvato oggi stanzia 157 milioni di euro per realizzare strutture provvisorie di approdo e accoglienza nell'area di Marghera. L'Autorità di sistema portuale di Venezia ha lanciato un paio di settimane fa un concorso di ideeper gli approdi definitivamente alternativi, ma guarda al 2023.

Il decreto arriva a pochi giorni – 16-31 luglio - dal voto del World Heritage Forum, il comitato Unesco che stabilisce i siti da tutelare, che potrebbe togliere Venezia dai siti privilegiati (è iscritta dal 1987) per via del turismo di massa, del numero di residenti che continua a calare e, appunto, del passaggio ambientalmente insostenibile delle grandi navi in centro città. «Davvero una giornata importante. Non è esagerato definirla storica perché dopo anni di attesa dal primo agosto non passeranno più grandi navi davanti San Marco e il canale della Giudecca», ha commentato in uscita dalla riunione dell'esecutivo il ministro della Cultura, Dario Franceschini.

«Queste norme – continua la nota del Consiglio dei ministri - intervengono nell'immediato con le cautele e i ristori necessari per mitigare l'impatto occupazionale sul settore e si affiancano al concorso di idee, il cui bando è già stato pubblicato, per la futura realizzazione e gestione di punti attracco fuori dalle aree protette della laguna con l'obiettivo di rendere compatibile l'attività croceristica con la salvaguardia paesaggistica e ambientale. Al tempo stesso si concluderanno i lavori di completamento del Mose e si realizzerà in tempi brevi l'Autorità della Laguna con la rinascita del Magistrato alle acque».

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