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22 novembre 2024, Aggiornato alle 08,38
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Infrastrutture

Vard consegna Yara Birkeland, la prima portcontainer elettrica e autonoma

È una piccola nave da 120 TEU molto importante per capire che direzione prenderà l'automazione navale. Decongestionerà il traffico di fertilizzanti trasportati dai mezzi pesanti nell'area a Sud di Oslo

Yara Birkeland rimorchiata fuori lo stabilimento Vard di Brattvaag, in Norvegia (Yara International)

Il costruttore norvegese Vard, controllato da Fincantieri, ha consegnato questa settimana la prima nave al mondo alimentata a batteria e a navigazione autonoma, cioè con equipaggio ridotto o del tutto assente.

Si chiama Yara Birkeland ed è stata ordinata da uno dei principali produttori di fertilizzanti al mondo, Yara International. È una piccola portcontainer da 120 teu (è lunga 80 metri e larga 15), orientata al cabotaggio, ad alta tecnologia, utile anche a capire che direzione dare all'automazione in campo navale per questo tipo di trasporto. 

Ora che è stata consegnata, iniziano i test di funzionamento in mare, curati dalla divisione marittima di Kongsberg, antica società norvegese, costruttore marittimo, aerospaziale, portuale e offshore. In una prima fase, che si terrà fuori il porto di Horten, a Sud di Oslo, ci sarà un equipaggio a bordo che non avrà un ponte di comando a disposizione ma dovrà ricavarsi una postazione da uno degli slot per i container. La fase di test dovrebbe durare circa un anno, restrizioni da Covid permettendo. Successivamente, l'equipaggio di controllo si sposterà a terra, per essere pronta a navigare tra la fine del 2021 e l'inizio del 2022.  

Opererà a Sud di Oslo, tra i porti norvegesi di Brevik, Larvik e Porsgrunn, zone ad intenso traffico di automezzi. A Porsgrunn, tra l'altro, Yara International sta realizzando un terminal autonomo (ne avevamo parlato qui). La principale merce movimentata in questa regione è il fertilizzante, la metà del quale viene esportato in Asia. Il contributo di Yara Birkland dovrebbe arrivare a decongestionare il traffico locale di 40 mila mezzi pesanti l'anno (anche se sono calcoli precedenti l'arrivo della pandemia).

La consegna di Yara Birkland era prevista per l'inizio di quest'anno ma è stata slittata per via della Covid e dei lockdown. Il progetto nasce nel 2017 e il contratto tra Vard e Yara International è stato firmato ad agosto 2018, al costo di circa 25 milioni di euro, circa il tripo di un ipotetico prezzo per una portacontainer tradizionale di questa capienza. Lo scafo è stato realizzato nello stabilimento Vard di Braila, in Romania, su un disegno di Marin Teknikk con la collaborazione degli ingegneri di Yara.