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18 aprile 2025, Aggiornato alle 18,44
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Troppi incidenti, l'Europa vuole navi container più sicure

Il Parlamento Europeo approva un rapporto sulla politica marittima integrata. Più politiche "verdi" per responsabilizzare il settore. La proposta prevede l'inserimento del trasporto marittimo nel sistema Ets che impegna gli Stati membri a ridurre le emissioni


Gli incidenti a bordo delle navi container sono troppi e l'Europa pensa di farsi aiutare dalle politiche "verdi" per responsabilizzare il trasporto marittimo. Così il 21 ottobre il Parlamento Europeo ha approvato a Strasburgo un rapporto sulla Politica marittima integrata firmato dalla liberaldemocratica tedesca Gesine Meissner. Per rendere queste attività più sicure, il rapporto propone di inserire il trasporto marittimo all'interno del sistema Ets di commercio di emissioni, «al pari degli altri sistemi di trasporto» come afferma Meissner. Ets è il sistema di scambio delle quote Co2 che ha l'obiettivo di aiutare gli Stati membri dell'Ue a rispettare gli impegni assunti per limitare o ridurre le emissioni di gas serra in maniera economicamente efficace. 
Ogni anno si perdono accidentalmente nei mari dell'Unione europea all'incirca 20mila container, incidenti causati nella maggior parte dei casi da prodotti mal stivati o carichi troppo pesanti. Di questi circa tre mila vengono trasportati dalle correnti fino alla costa, altrettanti rimangono in mare, con il rischio di danneggiare altre imbarcazioni e il rimanente affonda creando ulteriori danni all'ambiente marino. E questo è solo uno dei frequenti incidenti, spesso determinati dalla volontà di accelerare le operazione di scarico all'entrata dei porti, che contribuiscono a peggiorare le condizioni dei nostri mari.
«Vogliamo un settore marittimo  più sicuro, più verde e più sostenibile» afferma Meissner. «La Ue ha 32mila chilometri di costa, dove vive un terzo della sua popolazione. Via mare vengono trasportate il 90% delle nostre esportazioni ed il 40% del commercio interno alla Ue». 
La politica marittima integrata è stata lanciata dalla Commissione Ue nel 2005 con l'obiettivo di integrare ed ottimizzare diverse attività legate al mare, come i trasporti, la pesca, la sorveglianza, la pianificazione dello spazio marittimo, la ricerca, l'energia e l'ambiente. Il 30 settembre Bruxelles ha proposto di finanziare la politica marittima integrata con 50 milioni di euro per il periodo 2011-2013.