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22 novembre 2024, Aggiornato alle 15,09
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Logistica

Trasporto, nel 2019 il traffico merci cresce poco

Appena dello 0,5 per cento. Meglio il traffico passeggeri, trainato dal turismo. La strada comanda: le società dell'autotrasporto sono sempre più numerose. I dati Confcommercio

(uniteddex.com)

Nel 2019 l'Italia ha visto crescere, seppur di poco, il trasporto passeggeri, mentre ha visto frenare il trasporto merci. Secondo i dati preliminari dell'Indicatore Trasporti Confcommercio - realizzato insieme a Conftrasporto - l'anno scorso è stato caratterizzato da un aumento della mobilità delle persone spinta dal turismo, pari al 2,5 per cento. Ritmi più lenti rispetto al passato (+3,4% in media nel triennio 2016-2018). Cresce anche l'intermodalità con l'aumento degli spostamenti su treno e nave.

Più problematico appare lo scenario sul trasporto merci, che riflette un ciclo economico poco favorevole, con una crescita complessiva solo dello 0,5 per cento nel 2019, trainata dal trasporto su gomma. «Contrariamente ai passeggeri, l'intermodalità nelle merci resta, dunque, un'illusione», si legge nel report di Confcommercio. Curiosamente, il trasporto su strada, nonostante il contesto macroeconomico strutturalmente depresso, negli ultimi quattro anni non ha mai mostrato variazioni negative, a differenza delle altre modalità di trasporto.

Confcommercio-Conftrasporto ha anche intervistato gli associati. La percezione complessiva degli operatori è in linea con le dinamiche descritte. In particolare, nell'autotrasporto sono al livello più basso degli ultimi quattro anni, con un significativo peggioramento l'anno scorso.

 

Nonostante questa cattiva percezione, però, e all'interno di un contesto critico che riduce il numero di imprese attive, le società di capitali dell'autotrasporto di merci continuano a crescere, contando oggi per il 24,2 per cento del totale. Dinamiche analoghe si riscontrano, con riferimento al medio periodo, anche per la logistica e l'autotrasporto in generale.



Per il vicepresidente di Confcommercio e di Conftrasporto, Paolo Uggè, «dal rapporto emergono due indicazioni principali. La prima è la capacità del trasporto stradale di rispondere rapidamente alle esigenze del sistema distributivo italiano. Il tanto vituperato autotrasporto, che peraltro ha fortemente ridotto l'impatto ambientale, è l'unico segmento nelle merci che tiene, mentre, nonostante gli incentivi, le altre modalità segnano purtroppo il passo. In secondo luogo, prosegue nella gomma il processo di ristrutturazione del settore, con la crescita delle imprese strutturate più in grado di cogliere le opportunità dell'integrazione modale, per meglio competere sui mercati nazionali e internazionali».

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