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21 novembre 2024, Aggiornato alle 16,10
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Politiche marittime

Traghetti, concessioni e servizi portuali fuori mercato. Antitrust striglia il Parlamento

Critiche alle novità del DL Rilancio. Non dovrebbe superare l'anno il nuovo bando per la convenzione con lo Stato. Troppo protezionismo su concessioni e servizi: competitività rimandata

Federico D'Incà, ministro ai Rapporti con il Parlamento (Fotogramma)

Non si sfugge al mercato, altrimenti sarà il mercato a decidere per tutti. Sembra strigliare in questi termini l'Antitrust al governo, che ha scritto al Parlamento sulle criticità del Decreto Rilancio, in corso di approvazione alla Camera.

Della serie di perplessità sollevate dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM), due riguardano il mare: la proroga della convenzione tra ministero dei Trasporti e Compagnia Italiana di Navigazione (CIN) e «l'ennesima proroga» delle concessioni dei servizi portuali e demaniali.

Proroga Tirrenia: non oltre dicembre
Sulla base di osservazioni già formulate al ministero dei Trasporti nel 2019, l'Antitrust ritene che sia eccessiva la durata della proroga della convenzione con lo Stato per l'ex compagnia di bandiera Tirrenia, oggi gestita da CIN. Per via del lockdown, il nuovo bando pubblico per la continuità territoriale (la cui forma è tutta da stabilire) era stato spostato in un primo tempo di un anno, a luglio 2021 (la convenzione scade questo mese), poi portato a febbraio 2021. Per l'Antitrust, in realtà, non si dovrebbe superare il 31 dicembre 2020, un «tempo minimo necessario per individuare un nuovo affidatario del servizio di trasporto marittimo tra la Penisola e le isole maggiori e minori». La data di febbraio 2021, spiega l'AGCM,  è «ingiustificata anche a seguito dell'ulteriore rallentamento delle attività propedeutiche alla procedura di affidamento, previste dall'art. 4 del Regolamento del Consiglio (CEE) n. 3577/92 e dalla delibera dell'Autorità di regolazione dei Trasporti n. 22/2019 del 13 marzo 2019, causato dagli effetti della pandemia».

Servizi portuali fuori mercato?
Secondo l'AGCM, le nuove misure previste nell'articolo 199 del Decreto Rilancio, tra cui una stretta sull'autoproduzione, dovrebbero tenere conto di «un attento bilanciamento tra i benefici di breve periodo e i possibili costi che si potrebbero manifestare in un orizzonte temporale più ampio, atteso che le proroghe ritardano il confronto competitivo per il mercato e limitano i benefici derivanti dall'affidamento attraverso procedure di gara ad evidenza pubblica».

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