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22 novembre 2024, Aggiornato alle 15,09
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Traffico sistema porti Bari in ripresa tra gennaio e settembre

Movimento generale supera i livelli del 2019. Calano le rinfuse solide, i passeggeri e i rotabili, crescono le merci in colli. Ancora lontani dai livelli pre-pandemia i crocieristi, comunque in ripresa

(RealCarlo/Flickr)

I porti dell'Adriatico Meridionale reggono e reagiscono ai contraccolpi assestati dalla pandemia, segnando una ripresa del 5,8 per cento nei primi nove mesi dell'anno, rispetto ai primi nove mesi del 2020.

Nei cinque scali del sistema (Bari, Brindisi, Barletta, Monopoli e Manfredonia) sono state movimentate circa 12,75 milioni di tonnellate di merci. Quantitativi che rispecchiano i parametri ante-pandemia e che segnano una significativa crescita rispetto al 2020, commenta l'autorità portuale.

Le merci
Da un'analisi delle statistiche elaborate dal dipartimento SIT dell'ente, attraverso i dati rilevati dal port community system GAIA, si evincono cambiamenti rilevanti rispetto alle tipologie di merci movimentate. Diminuiscono i flussi delle rinfuse solide e aumenta sensibilmente il traffico delle merci in colli (+7,3 milioni di tonnellate). Un dato rilevante se si considera che indica un incremento del 14,3 per cento sulle quantità del 2019 e del 26,5 per cento sul 2020.

La crescita è direttamente proporzionale all'aumento del numero dei rotabili imbarcati e sbarcati dalle navi, pari a 225,180 mezzi, che si traduce in un +12,3 per cento rispetto al 2020 e un +8 per cento rispetto al dato registrato nel 2019. Il trend è trainato dai quasi 130 mila mezzi registrati nel porto di Bari, che hanno movimentato più di 4 milioni di tonnellate di merci (+3,3% rispetto al 2019), e sostenuto dai quasi 96 mila mezzi per poco più di 3 milioni di tonnellate del porto di Brindisi (+11% rispetto al 2019).

Sulla scorta di questi dati, in proiezione futura per la fine dell'anno, i porti di Bari e di Brindisi insieme supereranno i 300 mila mezzi movimentati (circa mille al giorno, escludendo i festivi). «Un risultato che conferma e corrobora il ruolo di snodo cruciale e hub fondamentale di riferimento della navigazione a corto raggio assunto dall'asse Bari-Brindisi nel bacino del Mediterraneo», scrive l'autorità portuale in una nota.

Nel porto di Monopoli risulta in aumento la movimentazione delle rinfuse solide che, con più di 145 mila tonnellate, registra un +8,8 per cento rispetto al 2020. Una buona ripresa che tuttavia, ancora, non raggiunge i parametri del 2019, rispetto al quale vi è un calo del 7,2 per cento. Cresce nettamente, invece, con un +40 per cento, il traffico di rinfuse liquide rispetto al 2020. 

Cresce anche il traffico del porto di Manfredonia, con 330 mila tonnellate rinfuse solide movimentate, che si traduce in una crescita del 2 per cento rispetto al 2020 e del 34,6 per ceto rispetto al 2019. Anche la movimentazione di rinfuse liquide segna un incremento del 15 per cento. 

Il porto di Barletta riprende a movimentare i quantitativi di rinfuse liquide del 2019; nei primi nove mesi dell'anno, infatti, si registra un +32,6 per cento rispetto al 2020, superando le 250ila tonnellate di merce. 

I passeggeri e i crocieristi
Nei porti del sistema adriatico meridionale sono transitate 912 mila persone tra gennaio e settembre di quest'anno, un risultato che indica una ripresa complessiva dell'85 per cento rispetto al 2020. Il dato è composto dal +105 per cento di Bari e dal +48 per cento di Brindisi. 

Un vero e proprio boom si registra nel comparto crocieristico, il cui traffico era stato praticamente azzerato nell'anno dall'emergenza sanitaria. Nonostante le restrizioni ancora in vigore, infatti, il trend di crescita, rispetto al 2020 è addirittura a 4 cifre: +2,900 per cento. Il divario con il 2019 non può, ancora, essere colmato per effetto non solo delle limitazioni dettate dallo stato di emergenza ancora in corso, ma anche dai dati statistici relativi ai mesi del primo semestre dell'anno 2021, durante i quali vi era il fermo totale delle crociere a causa, appunto, della pandemia. Nei primi nove mesi dell'anno 91 navi da crociera hanno scalato i porti del sistema, pari a 80 accosti in più rispetto al 2020. Il differenziale rispetto al 2019 è ancora alto, -62 per cento, anno tra l'altro tra i più performanti per quest'area. Secondo il rapporto Italian Cruise Watch di Risposte Turismo, il porto di Bari dovrebbe chiudere l'anno 2021 con più di 200 mila passeggeri, portandosi al quarto posto della classifica nazionale. 

«Analizzando questi dati e parametrandoli con i risultati conseguiti dagli altri scali non possiamo che essere felici e ottimisti per l'immediato futuro - commenta il presidente dell'Autorità di sistema portuale, Ugo Patroni Griffi-. Gli effetti del trend di crescita dei nostri porti si ripercuotono nelle attività imprenditoriali che popolano le aree retroportuali e industriali del Sistema dell'Adriatico meridionale. Nel periodo buio della pandemia abbiamo investito moltissimo, a sostegno del settore crocieristico, diversificando i servizi offerti in tutti i porti e puntando sul mercato luxury negli scali di Barletta, Manfredonia e Monopoli, dove, con i fondi del progetto Themis (programma Interreg VA Greece-Italy 2014/2020), abbiamo realizzato strutture di accoglienza leggere e funzionali. I primi effetti positivi li abbiamo registrati immediatamente, - conclude Patroni Griffi- hanno già scalato i nostri porti e programmato toccate per i mesi a venire navi delle rinomate compagnie Grand Circle, Wind Star Cruises e Majestic International Cruises. I porti maggiori, Bari e Brindisi, invece, consolidano il loro appeal, posizionandosi in maniera competitiva sul mercato internazionale. I numeri ci attestano che la rotta che stiamo solcando è quella giusta».

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