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Armatori - Logistica

Traffico ro-ro insulare cresce, nonostante la recessione

Report Alis. Crescono le esportazioni siciliane. Anche la Sardegna, da quando è finito il monopolio, vede salire il flusso, crescere i servizi e scendere i noli. Onorato contesta i dati. La replica di Di Caterina


Dal terzo trimestre dell'anno scorso l'Italia è sostanzialmente in recessione, di contro però le merci rotabili provenienti e dirette verso i porti della Sardegna e della Sicilia registrano aumenti significativi. Lo rende noto Alis, l'associazione logistica della mobilità sostenibile guidata da Guido Grimaldi, che rappresenta circa l'80 per cento delle aziende di trasporto coinvolte in questo mercato, riunitasi in consiglio direttivo a Roma la settimana scorsa insieme ai soci e ad Andrea Annunziata, presidente dell'Autorità di sistema portuale della Sicilia orientale.

In Sicilia per esempio, nel primo semestre 2018, secondo dati della Banca d'Italia, le esportazioni sono aumentate del 15,2 per cento. Parallelamente, nel corso dell'intero anno, si è registrato un aumento del traffico marittimo merci per il cluster Alis con oltre l'81 per cento del mercato totale, pari a circa 1,5 milioni di unità annue considerando anche i mezzi transitati per lo Stretto di Messina con gli operatori Caronte e Blu Ferry. Trend confermato nelle prime settimane del 2019, dove il traffico marittimo di merci rotabili ha rappresentato per le aziende associate oltre l'84 per cento di tutto il traffico merci siciliano. Situazione analoga per quanto riguarda la Sardegna, dove dal 2015, quando esisteva un solo armatore che dominava il traffico marittimo ed insulare, con l'ingresso di un altro player mondiale associato ad Alis sono aumentati servizi, navi, ridotti i noli per l'autotrasporto, e cresciuto in tre anni il flusso merci del 13 per cento. Ed ancora, il cluster Alis che l'anno scorso ha registrato il 37 per cento dei flussi in ingresso ed in uscita dalla Sardegna, nel primo trimestre 2019 ha visto impennarsi il proprio trend giungendo a rappresentare oltre il 55 per cento di tutto il traffico marittimo merci.

L'analisi (che potete leggere per intero qui), spiega Grimaldi, mostra come «in un quadro economico internazionale che ha mostrato persistenti segnali di debolezza ed instabilità con segnali chiaramente recessivi purtroppo per il nostro Paese dal terzo trimestre 2018 ad oggi, il settore dei trasporti e della logistica ha riportato in controtendenza numeri decisamente positivi, con quote di mercato sempre maggiori registrate dalle aziende associate e dal cluster Alis». È stato realizzato dal cento studi Alis in collaborazione e con le autorità di sistema portuale dello Stretto, della Sicilia Orientale, della Sicilia Occidentale e della Sardegna. In particolare, sono state considerate le variazioni delle quote di mercato 2018 e 2019 e la competitività delle compagnie di navigazione che effettuano trasporti intermodali da e per la Sicilia e la Sardegna, isole strategiche per la vitalità dell'economia del Mediterraneo. L'intermodalità marittima da e per la Sicilia risulta avere tassi di crescita importanti. Queste le cifre.

«La presa di coscienza del ruolo strategico che l'intermodalità marittima e di cabotaggio insulare riveste per la Sicilia e la Sardegna - ha aggiunto Guido Grimaldi – impatta sia sulla riduzione dei costi della produzione industriale, su cui inevitabilmente il trasporto incide, che sulla salvaguardia ambientale. A tal proposito ricordo che grazie all'intermodalità strada-mare nel 2018 sono state imbarcate su direttrici intermodali e di cabotaggio nazionale ed internazionale superiori ai 600 km, circa 1,5 milioni di camion, pari a 40 milioni di tonnellate di merci in meno trasportate sull'intera rete stradale nazionale, con un abbattimento delle emissioni di Co2 di 1,2 milioni di tonnellate. Grazie all'intermodalità garantita dal cluster Alis, grandi vantaggi anche dal punto di vista economico, con un risparmio complessivo per le imprese italiane e straniere con sede in Italia, di oltre mezzo miliardo di euro l'anno in termini di riduzioni del costo del trasporto».

«Alis – ha concluso il Presidente Grimaldi – sin dalla nascita è sempre stata attenta al sociale, siglando infatti protocolli di intesa con ITS insulari, tra i quali la Fondazione ITS Mosos di Cagliari e l'ISIS Politecnico del Mare Duca degli Abruzzi di Catania, entrambi soci della nostra Associazione, e garantendo centinaia di sbocchi lavorativi sia in ambito marittimo sia logistico-stradale mediante assunzioni presso numerose aziende associate».

Il gruppo Onorato contesta i dati

"C'è un proliferare di studi che accreditano verità da sogno", denuncia in un comunicato il gruppo Onorato riferendosi all'analisi di settore diffusa da Alis. "Irecenti dati diffusi da un'associazione sull'intermodalismo (Alis-Grimaldi), relativa all'evoluzione dei traffici marittimi da e per le isole maggiori, non si presta a riflessioni. È semplicemente un falso - sentenzia Onorato - che si tenta di ammantare di scientificità, solo perché frutto di un rapporto di condivisione di interessi anche con alcune Autorità di Sistema Portuale. È curioso poi – sottolinea un portavoce del gruppo Onorato – che nel momento in cui il nostro gruppo viene tacciato di posizione dominante, si ipotizzi un quadro di mercato in cui i rapporti di forza sono capovolti e nel quale il gruppo di cui l'associazione intermodale è espressione diventa praticamente un monopolista".

La replica di Di Caterina

Arriva a stretto giro la replica di Marcello Di Caterina, direttore di Alis, alle accuse del gruppo Onorato. "Lo studio proposto da Alis - precisa Di Caterina - è stato elaborato condividendo e studiando i dati ricevuti dalle Autorità di sistema portuale dello Stretto, della Sicilia Orientale, della Sicilia Occidentale e del Mare di Sardegna. Per tale motivo l'autorevolezza dell'elaborato è dettata e certificata dall'analitico studio dei dati ricevuti. Alis attraverso il proprio centro studi e con l'ausilio delle suddette Autorità di Sistema Portuale coinvolte, analizza da tempo e con grande attenzione lo sviluppo e le dinamiche del trasporto Intermodale nel nostro Paese, con particolare attenzione ai traffici da e per le isole maggiori. Pertanto invitiamo il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ad acquisire, anche autonomamente, i dati pubblicati dalla nostra ricerca affinché possano essere di spunto e di riflessione per determinare la nuova politica dei trasporti da adottare per le grandi isole che, alla luce dei dati stessi - conclude Di Caterina - riveste una grande urgenza per il nostro Paese".

Tag: alis - rotabili