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02 aprile 2025, Aggiornato alle 15,55
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Terremoti, una mappa del rischio per i porti italiani

Il 13 luglio le fondazioni no profit Pianc ed Eucentre terrano una giornata di studi a Roma presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Una cartografia georeferenziata per mappare le zone costiere a rischio e calcolare i potenziali danni


Il 13 luglio a Roma, presso il Parlamentino del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, si terrà una giornata di studio sul tema della "Mappatura del rischio sismico nei porti marittimi nazionali" organizzata dal Pianc e da Eucentre, la fondazione senza scopo di lucro istituita dal Dipartimento della Protezione Civile.
Secondo gli organizzatori in Italia l'ubicazione di importanti porti marittimi in zone a sismicità medio-elevata evidenzia una situazione di potenziale rischio al verificarsi di un evento sismico. Il terremoto di Kobe nel 1995, quelli più recente ad Haiti, in Cile e Giappone, hanno mostrato la significativa vulnerabilità sismica delle opere portuali ed evidenziato l'urgente necessità di valutare e successivamente mitigare il rischio sismico associato alle strutture portuali esistenti.
La stima della vulnerabilità e del danneggiamento sismico di strutture portuali marittime italiane, ubicate in zone a sismicità medio-alta, è oggetto di un progetto di ricerca finanziato dal Dipartimento della Protezione Civile e portato avanti da Eucentre, che si pone questi obiettivi: lo sviluppo di una banca dati informatica con interfaccia cartografica georeferenziata Gis dei principali porti italiani localizzati in zone a sismicità medio-elevata; la stima di scenari di danneggiamento sismico per i porti di maggiore rilevanza economica e commerciale; lo sviluppo di una metodologia standard riguardante le banchine portuali marittime finalizzata alla definizione di linee guida per la progettazione sismica di nuove opere e la verifica di quelle esistenti, evidenziando gli interventi di mitigazione eventualmente necessari a rendere queste strutture idonee a sopportare l'azione sismica di progetto.
La piattaforma Gis, attualmente in fase di implementazione, non solo consente la raccolta di dati tecnici relativi ai porti, ma costituisce anche un potente strumento di elaborazione dati, finalizzato alla definizione di scenari di danneggiamento sismico. Uno dei principali risultati ottenuti nell'ambito del progetto consiste nello sviluppo di una procedura di calcolo per la stima del danno sismico in aree portuali, messa a punto a partire dalla definizione della pericolosità sismica, tenendo conto sia degli effetti di sito, sia del potenziale rischio di liquefazione. Un'applicazione della procedura è stata sviluppata con riferimento al porto di Salerno.
Lo stato di avanzamento di questo progetto sarà tra i temi che verranno affrontati nella giornata di studio. Al termine del progetto il sistema implementato consentirà al Dipartimento della Protezione Civile di disporre di un servizio che permetta in fase di emergenza di individuare in tempi rapidi gli elementi strategici a rischio ed in fase di prevenzione di sviluppare strategie e piani di intervento finalizzati alla mitigazione del rischio sismico associato alle infrastrutture portuali. I risultati del progetto, inoltre, potranno generare significativi riverberi in fase di pianificazione e programmazione di nuove opere portuali. Con riferimento al piano regolatore portuale, la preventiva conoscenza del danneggiamento sismico atteso delle strutture consentirà l'adozione di coerenti scelte nella attribuzione delle specifiche funzioni alle varie infrastrutture portuali.