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24 aprile 2025, Aggiornato alle 16,32
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Terminal, Apvs passa a Venezia Investimenti

Con diritto di prelazione la regionale Veneto Sviluppo cede la sua quota a una cordata di compagnie crocieristiche


La finanziaria regionale Veneto Sviluppo rende noto che ieri il Consiglio di amministrazione ha esercitato il diritto di prelazione sul 65,98 per cento del capitale sociale di Apvs Srl, messo in vendita da Apv Investimenti Spa, holding interamente detenuta dall'Autorità portuale di Venezia. Apvs è una società costituita nel 2013 da Apv Investimenti e Veneto Sviluppo. Detiene a sua volta il 53 per cento di Vtp Spa, società che gestisce il terminal passeggeri di Venezia. 

L'Autorità portuale del capoluogo veneto ha messo in vendita il 99 per cento della propria partecipazione in Apvs. Al bando gara ha partecipato come unico offerente una cordata di privati composta da Msc Crociere, Costa Crociere, Royal Caribbean e il gestore terminalistico Global Liman Isletmeleri, tutti raggruppati sotto la ragione sociale Venezia Investimenti, che ha offerto poco più di 24 milioni di euro per l'acquisto dell'intera quota.

Veneto Sviluppo ha deciso così di esercitare il proprio diritto di prelazione allo stesso prezzo offerto dalla cordata privata. Ai sensi della normativa di vigilanza Veneto Sviluppo, è tenuta a rispettare determinati limiti di concentrazione delle risorse allocate nei singoli investimenti rispetto al proprio patrimonio. Per tale ragione la finanziaria regionale è tenuta a porre in vendita una quota pari al 48 per cento di Apvs, mantenendo una partecipazione di controllo pari al 51 per cento. Il CdA di Veneto Sviluppo ha quindi valutato due differenti offerte, scegliendo infine quella di Venezia Investimenti, perché consente alla Finanziaria Regionale di ottenere il controllo di Apvs.

Venezia Investimenti verserà a Veneto Sviluppo circa 17,5 mln euro per l'acquisto del 48 per cento delle quote, con facoltà per la Veneto Sviluppo di cedere (fino al 15 novembre 2018) una percentuale variabile fra il 3 e il 51 per cento del capitale Apvs alla stessa Venezia Investimenti. Il perfezionamento dell'operazione è comunque subordinato al fatto che nè Apv Investimenti nè gli altri soci di VTP esercitino a loro volta il proprio diritto di prelazione sul 48 per cento messo in vendita da Veneto Sviluppo.

«Alla fine di tutta l'operazione con un esborso minimo di circa 6,5 milioni - ha commentato il presidente di Veneto Sviluppo Massimo Tussardi - diventiamo soci di maggioranza di una società che può fare molto per l'economia del territorio e che già genera marginalità operative di circa 9 milioni di euro, con potenzialità di crescita anche attraverso attività complementari, oggi non pienamente attivate».