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20 dicembre 2024, Aggiornato alle 18,38
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Politiche marittime

Svolta sui porti, approvato primo step di riforma

Il Consiglio dei ministri vara decreto legislativo che accorpa 24 autorità portuali in 15 Autorità di sistema. Delrio: «Verso un sistema logistico-portuale più snello a favore delle imprese». Soddisfazione di Assoporti e Federagenti


Un primo step per arrivare ad una riforma della legge 84/94 sui porti è stato avviato ieri sera da parte del Consiglio dei ministri. Nell'ambito del decreto attuativo che trasforma la pubblica amministrazione è stato approvato il pacchetto circa la governance portuale. Con il decreto approvato, che ora passa all'esame del Parlamento, si avrà una portualità più snella. Le Autorità portuali, che sono 24, passeranno a 15 e si chiameranno Autorità di sistema proprio per significare un tutt'uno con il territorio. Svolta anche per i Comitati portuali ridotti ad appena 4/5 membri invece degli oltre 30 attuali. Altro elemento importante, la nomina del presidente della nuova Autorità di sistema che non sarà più scelto in una terna frutto di espressione del territorio, ma direttamente dal ministro delle Infrastrutture in concerto, sintonia, o intesa, questo è da appurare, con il presidente della Regione o delle regioni su cui insiste l'Autorità di sistema.

 

 

Burocrazia e concessioni

Sulla semplificazione amministrativa sarà creato sia lo sportello unico amministrativo che quello doganale. Novità anche per le concessioni per le quali le norme si faranno più stringenti in quanto ad investimenti e garanzie per i livelli occupazionali. Per le concessioni oltre i vent'anni non sarà l'Authority a decidere l'affidamento della concessione, ma riguarderà direttamente il ministero dei Trasporti  con un parere vincolante.

 

I commenti
«I porti italiani ora faranno sistema - spiega il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio (nella foto in home page) - si compiono scelte strategiche, si semplificano i processi. La sfida è quella del confronto con i grandi porti del Nord Europa, del Nord Africa, con quelli della sponda orientale del Mediterraneo. La risorsa mare torna centrale in Italia. Queste innovazioni servono a rendere concreta quella `cura dell'acqua´ che abbiamo avviato e a valorizzare il sistema mare, che è uno dei nostri principali asset economici, attraverso il quale transita il 70% delle merci italiane. Si tratta di innovazioni e miglioramento di servizi che chiedono le imprese italiane».
La mini riforma approvata è stata commentata sia da Federagenti sia da Assoporti con toni positivi. «Sottolineiamo con convinzione, in attesa  di  conoscere meglio i contenuti dei provvedimenti decisi dal Consiglio dei Ministri, la positività di una svolta in atto: svolta che consiste essenzialmente in una convinzione nuova circa l'importanza e la strategicità del settore per la ripresa complessiva del paese». Questo il commento a caldo di Michele Pappalardo, presidente di Federagenti, al varo delle prime misure per il rilancio del comparto logistico-portuale. E aggiunge:  «Tutto può essere perfezionato, e ci saranno i tempi per farlo. È comunque, al di là di qualsiasi valutazione e aggiustamento in corso d'opera, essenziale e importante per il futuro del paese che la riforma dei porti sia entrata a far parte degli obiettivi strategici del governo». Dal canto suo  Assoporti ha salutato «con soddisfazione il primo atto sulla strada di una riforma portuale essenziale per il rilancio del sistema nazionale dei porti e della logistica» Il commento di Pasqualino Monti, presidente dell'associazione nazionale dei porti, evidenzia infine «l'importanza del lavoro svolto e mirato essenzialmente a recuperare posizioni sulla strada dell'efficienza e della competitività internazionale».

 

Le nuove Autorità di Sistema

1. Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Genova, sede dell'Autorità di sistema portuale Savona, Vado Ligure

2. Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale La Spezia, sede di Autorità di sistema portuale Marina di Carrara

3. Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale  Livorno, sede di Autorità di sistema portuale Piombino, Portoferraio, Rio Marina

4. Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale Civitavecchia, sede di Autorità di sistema portuale Fiumicino, Gaeta

5. Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Central Napoli, sede di Autorità di sistema portuale Salerno, Castellamare di Stabia

6. Autorità di Sistema Portuale dello Stretto Gioia Tauro, sede di Autorità di sistema portuale Crotone (porto vecchio e nuovo), Corigliano Calabro, Taureana di Palmi, Villa San Giovanni, Vibo Valentia, Reggio Calabria, Messina, Milazzo,Tremestieri

7. Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna Cagliari, sede di Autorità di sistema portuale Olbia, Porto Torres, Golfo Aranci, Oristano, Portoscuso-Portovesme , Santa Teresa di Gallura (solo banchina commerciale)

8. Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale Palermo, sede di Autorità di sistema portuale Termini Imerese, Porto Empedocle, Trapani

9. Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale Catania, sede di Autorità di sistema portuale Augusta

10. Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale Bari, sede di Autorità di sistema portuale Brindisi, Manfredonia, Barletta, Monopoli

11. Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio Taranto, sede di Autorità di sistema portuale

12. Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale  Ancona, sede di Autorità di sistema portuale Falconara, Pescara, Pesaro, San Benedetto del Tronto (esclusa darsena turistica), Ortona

13. Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro-Settentrionale  Ravenna, sede di Autorità di sistema portuale

14. Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale Venezia, sede di Autorità di sistema portuale Chioggia

15. Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale  Trieste, sede di Autorità di sistema portuale