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18 aprile 2025, Aggiornato alle 18,44
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Politiche marittime

Sos cetacei, in Sicilia prosegue il progetto italo-tunisino

Il monitoraggio delle balenottere mediterranee è effettuato dai ricercatori dell'associazione Ketos in accordo con Grimaldi Lines, le cui navi sono utilizzate come piattaforme di osservazione


Un programma di ricerca transfrontaliero per il monitoraggio dei cetacei nel Canale di Sicilia. Lo sta portando avanti l'associazione siciliana Ketos, con la collaborazione di un gruppo di enti di ricerca Italiani e Tunisini e il sostegno della Grimaldi Lines, che mette a disposizione i suoi traghetti di linea come piattaforma per le osservazioni. Tra gli scopi del progetto, oltre a fornire indicazioni sulla presenza di cetacei nel Canale, c'è anche quello di verificare i pattern di migrazione della balenottera mediterranea. "Grazie alla proficua collaborazione con gli enti di ricerca tunisini – spiega Mario Tringali, responsabile scientifico di Ketos - possiamo realizzare congiuntamente un programma di monitoraggio che permetterà, tra le altre cose, anche di valutare l'impatto delle grandi navi sulle balene in un'area con la più altra frequenza di traffico marittimo nel Mediterraneo". Al progetto Italo-Tunisino a cui partecipano anche Ispra, Fondazione Cima, l'Associazione Atutax (capofila), l'Università di Bizerte e la Ctn Ferries, prevede anche il monitoraggio sperimentale delle plastiche galleggianti al largo delle Isole Egadi e nel Canale di Sicilia. Le plastiche galleggianti, infatti, possono creare gravi danni sia perché direttamente ingerite da tartarughe ed da alcuni cetacei sia perché a seguito della loro frammentazione possono entrare nella catena alimentare marina.