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22 novembre 2024, Aggiornato alle 15,09
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Logistica

Senza intoppi il primo giorno di Brexit. Ma è festivo

Code ordinarie fuori il porto di Dover e all'ingresso dell'Eurotunnel nel primo fine settimana senza il Regno Unito nell'Unione europea

Un cartello pubblicitario per le strade di Londra (duncan c/Flickr)

Un flusso costante di camion sceso dai traghetti e di merci in sbarco dai treni. Tutto senza intoppi tra le due sponde della Manica. Il primo giorno di Brexit fila liscio, anche se è stato sostanzialmente festivo.

I servizi di collegamento tra Inghilterra sud-orientale e Francia nord-occidentale sono un buon indicatore dello stato della situazione, all'indomani dell'abbandono del Regno Unito del blocco dell'Europa a 27, inaugurando un nuovo rapporto commerciale e logistico tra l'isola e il continente. «Sta accadendo dall'oggi al domani in un giorno festivo e in un lungo fine settimana», sottolinea all'Associated Press il portavoce dell'Eurotunnel, John Keefe, secondo il quale finora «la maggior parte dei camion non ha nemmeno notato la differenza». Basterà il prossimo picco di trasporto per vedere come stanno effettivamente le cose, ovvero nel prossimo fine settimana, o inizio settimana, successivo alle feste.

In generale, ci si aspetta maggiori controlli su alcol e tabacco; la crescita dei pagamenti differiti, le prenotifiche per i prodotti di origine animale (POAO) e la contabilizzazione dell'IVA sui beni importati. Tra i primi provvedimenti del governo di Boris Johnson c'è l'abolizione dell'Iva su assorbenti e altri prodotti igienici destinati alle donne. Le norme comunitarie prevedono che la tassa possa scendere non oltre il 5 per cento.

Leggi anche: Più controlli e IVA sulle importazioni. Come cambiano le dogane del Regno Unito

Per il direttore delle dogane di Calais e Boulogne-Sur-Mer, Jean Marc Thiller, la vera prova non sarà solo tra Regno Unito e Ue ma anche con l'Irlanda. Per il ministro degli Esteri dell'Irlanda, Simon Coveney, «ora vedremo gli 80 miliardi di euro di scambi tra la Gran Bretagna e l'Irlanda interrotti da un numero enorme di controlli e dichiarazioni, burocrazia e scartoffie, costi e ritardi».

Il nuovo accordo commerciale tra Regno Unito e Unione europea è stato siglato pochi giorni prima di Natale, dopo anni di negoziati abbastanza tesi. Le due parti sono libere di acquistare beni e servizi senza tariffe o quote ma le aziende che trasportano merci tra i due blocchi affronteranno inevitabilmente nuovi costi soprattutto in burocrazia e dichiarazioni doganali. Il porto di Dover sulla Manica e l'Eurotunnel si aspettano nei prossimi mesi alcuni ritardi in questi punti sensibili, le frontiere. Ci sono stati qualche settimana fa, ma per via della variante della Covid-19 che ha portato al blocco della frontiera da parte della Francia per evitare un aumento dei contagi, coinvolgendo fino a 15 mila mezzi pesanti.

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