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09 aprile 2025, Aggiornato alle 16,04
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Politiche marittime

Secur Med Plus, una rete di controllo dei rifiuti in Mediterraneo

Il progetto europeo, promosso in Italia dalle regioni Liguria, Sicilia e Toscana, prevede soprattutto il monitoraggio degli scarichi delle navi

Se una nave arriva in un porto e non scarica alcun rifiuto speciale, sarà oggetto di una particolare attenzione da parte di una "rete di controllo" e allo scalo successivo scatteranno ispezioni a bordo, con la collaborazione delle Capitanerie di Porto. È quanto prevede un progetto europeo denominato "Secur Med Plus" e realizzato dalle regioni Liguria, Sicilia e Toscana, con la Camera di Commercio e Industria di Marsiglia-Provenza, l'Istituto di studi portuali e di cooperazione della Regione Valenciana, il Centro di sviluppo regionale di Koper e il Bic dell'Attica. L'accordo tra i diversi istituti ed enti ha già portato al potenziamento della rete dei sistemi Vts (Vessel Traffic Service) e Ais (Automatich Identification System) negli spazi marittimi dei Paesi del Mediterraneo. Il secondo obiettivo del progetto riguarda la tutela dell'ambiente marino. In particolare, è prevista la creazione di una banca dati per monitorare i rifiuti prodotti a bordo delle navi. Non solo i rifiuti domestici, attualmente controllati, ma anche tutti gli altri, come quelli derivanti da processi di lavorazioni e riparazioni dei motori e di parti dello scafo.