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22 novembre 2024, Aggiornato alle 15,09
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Personaggi

Scompare Francesco Laghezza, papà del "logistico" Alessandro Laghezza

Amatore dell'arrampicata e della bici, è stato uno dei più innovativi doganalisti italiani

Francesco Laghezza con il figlio Alessandro

È scomparso ieri mattina Francesco Laghezza, padre dell'imprenditore Alessandro Laghezza, CEO della società logistica spezzina Laghezza. Nato nel 1940 a La Spezia, ha dedicato la sua vita all'attività di spedizioniere doganale, arrivando ad essere riconosciuto come uno dei più grandi esperti in ambito doganale a livello nazionale.

Francesco Laghezza inizia a lavorare nel 1955 a soli 15 anni in un porto molto diverso da quello di oggi. Presta la sua attività per ditte storiche quali Pistelli e Patrone sino all'incontro con Ino Ratti nel 1980, che costituisce un punto di svolta nella sua carriera con la nascita della Ratti & Laghezza e che si intreccia con lo sviluppo del sistema portuale così come lo conosciamo oggi. Molto importante è la collaborazione con la compagnia marittima Ignazio Messina, dove Francesco Laghezza contribuisce con una serie di innovazioni nelle procedure doganali insieme a Luigi Tramacere, direttore della Dogana in quegli anni. Tali innovazioni divengono in breve tempo un vero modello di operatività doganale per la portualità spezzina, tanto da venire esportate anche a livello nazionale. Francesco Laghezza collabora negli anni a venire anche con il nascente terminal gestito da Contiship e segue la crescita dell'Azienda Ratti & Laghezza sul porto di Genova.

Animatore di diverse attività associative è stato un appassionato di arrampicata sportiva e di bici da corsa. Proprio in bici è vittima nel 2010 di un grave incidente che compromette la sua carriera dopo cinquant'anni di attività.

«Mio padre aveva una grande competenza in materia doganale e una grandissima passione per il suo lavoro»,' ricorda Alessandro Laghezza. ╗Ha saputo trasmettere tale competenza ai suoi collaboratori, contribuendo in maniera sostanziale alla costruzione della nostra azienda così come la conosciamo oggi. A me ha trasmesso l'amore per il lavoro e per i motori, due passioni che abbiamo condiviso sino alla fine». 

Tag: dogane