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14 marzo 2025, Aggiornato alle 18,16
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Infrastrutture

Sciopero bisarche. Anita: "Il governo deve intervenire"

L'Associazione d'imprese di autotrasporto merci denuncia atti d'intimidazione nei confronti dei lavoratori che non hanno aderito alle proteste. Le manifestazioni durano da oltre due settimane


Mentre prosegue l'astensione dal lavoro degli autotrasportatori che fanno capo all'Associazione Bisarche italiane di  Trasportounito – Fiap, giunge al governo l'appello dell'organismo che rappresenta le imprese di autotrasporto merci. Il presidente di Anita,  Eleuterio Arcese, ricorda che lo sciopero del trasporto di autovetture da parte di alcuni piccoli autotrasportatori prosegue ad oltranza ormai da due settimane. "Negli ultimi giorni – sottolinea Arcese – sono aumentati i presidi dei manifestanti in prossimità di aree strategiche per la movimentazione delle autovetture, come i principali porti italiani, strutture logistiche e stabilimenti. Inoltre, si stanno registrando veri e propri atti di delinquenza e minacce intimidatorie nei confronti degli autotrasportatori che non hanno aderito alla protesta, che mettono a rischio la sicurezza degli autisti e provocano danni ai veicoli e ai relativi carichi».
A tal scopo, l'associazione d'imprese del settore ha chiesto un incontro urgente ai ministri dell'Interno, dello Sviluppo economico e Infrastrutture e Trasporti per conoscere le misure che intendono mettere in atto e sollecitare un rapido intervento. «Non ammettiamo - aggiunge il presidente di Anita - che chi voglia continuare a svolgere il proprio lavoro non possa farlo perché ostacolato o minacciato dai manifestanti. Tale protesta si ripercuote negativamente su tutta la filiera dell'automotive oltre che sulle imprese che trasportano autovetture». Intanto i manifestanti annunciano per i prossimi giorni un rafforzamento della protesta anche con azioni di "Tir lumaca".