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09 aprile 2025, Aggiornato alle 16,04
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Politiche marittime

Salva Italia, Gallo: "Sulla nautica misure populistiche"

Alla presentazione del nuovo manuale Iva per gli agenti marittimi, il presidente Federagenti commenta l'ultima manovra del governo. Gallo: "Colpiti i noleggiatori e non i proprietari". E l'esodo farebbe perdere fino a un miliardo di euro di Paolo Bosso  


Federagenti ha incontrato ieri a Roma associati e istituzioni. Un'occasione per presentare il nuovo manuale Iva destinato a raccomandatari e mediatori marittimi e per consegnare i proventi del progetto di beneficenza Federagenti corre New York.
Presentato da Stefania Morasso, del consiglio direttivo dell'ente bilaterale nazionale, e preparato da Mario Pacciani, il manuale, come spiega Morasso, «non è un aggiornamento del precedente, editato nel 2005, ma un testo completamente nuovo redatto sulla base delle nuove disposizioni legislative che recepiscono le direttive comunitarie». In particolare, si tratta, sintetizza Morasso, di un sistema di tassazione che «dai servizi si è spostato verso il committente: dal paese di origine a quello di destinazione».
Dopo la presentazione del manuale, il presidente Federagenti Filippo Gallo ha consegnato all'ammiraglio Marco Brusco, comandante generale delle capitanerie di porto, un assegno da 17mila euro frutto dell'azione dell'associazione a favore dei marittimi a bordo delle navi abbandonate nei porti. Tra queste, la partecipazione all'ultima maratona di New York organizzata e voluta dagli associati Umberto Masucci e Fulvio Carlini. Il ricavato sarà destinato al comitato del Welfare della Gente di Mare guidato dallo stesso Brusco.
Sul nuovo regime di tassazione per la nautica contenuto nel decreto "Salva Italia" del governo Monti, è intervenuto il presidente Gallo. «Partendo dal fatto che si tratta di interventi condivisibili a favore della tutela degli interessi dello Stato, ritengo però che le nuove misure sul diporto abbiano un sapore populistico, ignorando alcune emergenze del comparto. Ad esempio, per quanto riguarda i grandi yacht, la tassazione colpisce direttamente i noleggiatori e non i proprietari». Sarà questo, secondo Gallo, la causa del probabile esodo di massa verso altre coste del Mediterraneo che non siano le nostre. Secondo fonti Federagenti, infatti, questo regime di tassazione dovrebbe portare nelle tasche dello Stato un gettito di circa 285 milioni di euro ma, se l'esodo dovesse aver luogo, la perdita per il comparto ammonterebbe a circa un miliardo. «L'altro fronte – conclude Gallo – riguarda le tariffe. Va bene liberalizzare il settore ma il nostro mestiere ha un carattere "pubblicistico" che lo differenzia dagli altri. Per questo chiediamo al governo delle modifiche al decreto». Secondo il presidente Federagenti sono ancora molti gli interventi che il governo deve fare. A cominciare dalla tutela dei creditori, passando per la sicurezza nei porti, la riforma dei servizi tecnico-nautici, e infine sulla sanità e la salvaguardia del lavoro dei marittimi. 
 
Paolo Bosso