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14 marzo 2025, Aggiornato alle 18,16
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Infrastrutture

Salerno, Tar conferma proroga alle concessioni

Prolungate fino a dicembre 2015 le concessioni sui pontili dello scalo campano. Accolti i ricorsi di dieci aziende. L'Authority: "Responso salomonico"


Il Tribunale Amministrativo Regionale di Salerno conferma la proroga al 2015 delle concessioni sui pontili dello scalo campano. Con una sentenza depositata martedì scorso, il Tar ha accolto una serie di ricorsi contro l'Autorità portuale di Salerno e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il reclamo è stato presentato dalle seguenti aziende: Centro Nautico Diemme Srl, Astra Sub di Antonio Lamberti & C. Snc, Nautica Salerno Mare Srl, Ormeggio Autuori Srl, Nautica Ventura di Ventura Silvio & C. Snc, Società Cantiere Navale Ventura Snc di Silvio Ventura &C., Società Pontile Ventura di Ventura Antonino e Silvio Snc, Tuttonautica Srl, Consorzio Costa Sud e Società Luigi Soriente Srl. Tutte avevano presentato richieste di proroga automatica al 31 dicembre 2015 delle concessioni in scadenza al 31 dicembre 2010 per il mantenimento di specchi acquei, pontili e sistemi di ormeggio nonché delle concessioni ad esse complementari ed accessorie nel porto campano. Inizialmente le richieste erano state respinte con delibera del presidente dell'Autorità Portuale n.196/2010 ritenendole "in contrasto con il diritto comunitario (Direttiva Servizi 06/123/CE)" che impone procedure selettive a garanzia della libera concorrenza e della libertà di stabilimento.
Per l'Authority campana non ci sta a mostrarsi sconfitta, anzi, il responso è «salomonico». Inoltre «nelle sentenze – si legge in un comunicato dell'Ap - si riconosce la coerenza delle intenzioni dell'ente rispetto all'orientamento europeo e se ne evidenzia "l'encomiabile intento di garantire, attraverso nuove procedure di evidenza pubblica la più alta redditività del bene demaniale"». Non vi è «"colpevole violazione di legge" né "eccesso di potere"» nel comportamento dell'Autorità portuale di Salerno» e la circolare ministeriale Mit n. 6105/2010 «non è un atto vincolante» come si afferma il Tar.