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18 aprile 2025, Aggiornato alle 18,44
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Politiche marittime

Salerno, arrivano i fondi di Bruxelles

Terza tappa per l'avvio delle opere, che riguardano dragaggi, imboccatura e banchine. L'Ue: "Le concessioni devono essere trasparenti"


di Paolo Bosso 
 
Ieri l'assessore alle Opere pubbliche della Regione Campania, Edoardo Cosenza, ha annunciato l'arrivo dei fondi europei regionali per il Grande progetto del porto di Salerno. Si tratta di 73 milioni di euro (anche se la Commissione Ue ne dichiara per la precisione 71,1), di cui 53,2 a carico di Bruxelles.
Lo sblocco definitivo dei fondi costituisce la terza tappa per l'avvio delle opere al porto di Salerno, dopo l'ok dell'antitrust Ue del 27 marzo e l'avvio il 16 aprile di un  bando di gara per due interventi alla banchina di Ponente e alla testata del molo Trapezio.
 
Le opere principali sono tre:
1. Ampliamento imboccatura portuale: 20 milioni. 
2. Dragaggio dei fondali di accesso a -17 metri, dragaggio fondale del porto tra -11,5 e -17 metri (attualmente è tra -8 e -11 metri): 21 milioni.
3. Consolidamento banchina di Ponente (lunghezza 380 metri) e della testata Trapezio (lunghezza 100 metri): 32 milioni.
I lavori consentiranno l'ingresso di navi container superiori agli 8mila teu.

Perché il Grande progetto di Salerno non è un aiuto di Stato
Bruxelles chiama "Grande" ogni finanziamento comunitario che riguarda progetti superiori ai 50 milioni di euro. "Grande" non è quindi un nome dato a caso, magari utile a qualche istituzione per pavoneggiarsi, ma un termine che indica una precisa soglia di investimenti.
Per quanto riguarda il porto di Salerno, il finanziamento da 53,2 milioni da parte dell'Ue non costituisce un aiuto di Stato. I motivi li ha chiariti la stessa Commissione Ue il 27 marzo, quando ha autorizzato l'erogazione del fondo. «Il progetto indurrà limitate distorsioni della competizione perché il porto di Salerno è un piccolo porto regionale, che serve principalmente la regione Campania». «L'aiuto concesso - prosegue Bruxelles - è in linea con l'articolo 107, paragrafo 3, lettera c del Trattato di Funzionamento dell'Unione Europea». 

Per l'Ue le concessioni devono essere trasparenti
La Commissione ritiene che gli operatori portuali non riceveranno un vantaggio economico indebito dal finanziamento. «I contratti di concessioni per l'utilizzo delle strutture del porto – spiega l'Ue nel documento del 27 marzo – saranno assegnati da gare pubbliche, aperte e non discriminatorie, in conformità con il diritto comunitario e la legge italiana sugli appalti pubblici». Per l'Ue nessuno beneficerà privatamente di questi aiuti, «lo stesso vale per gli utenti finali del porto di Salerno, che pagheranno i prezzi di mercato per i servizi offerto al porto».