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22 novembre 2024, Aggiornato alle 15,09
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Rinnovato CCNL Armatori: 202 euro in busta paga per 70 mila marittimi

Dopo una miriade di incontri, sindacati e compagnie marittime raggiungono un accordo. L'incremento retributivo è del 15 per cento. Nasce l'assistenza sanitaria integrativa

(IFA teched/Flickr)

Dopo circa 70 incontri e mesi di trattative è stato rinnovato il Contratto collettivo nazionale unico dell'industria armatoriale. Lo annunciano i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti che hanno raggiunto un accordo oggi a Roma con le associazioni del comparto Confitarma, Assarmatori, Assorimorchiatori e Federimorchiatori.

Il rinnovo decorre dal primo gennaio 2024 e scadrà il 31 dicembre 2026. Interessa circa 70 mila marittimi di nazionalità comunitaria ed extracomunitaria. L'aumento compessivo medio (nostromo) è di 202 euro in busta paga - pari al 15% in più di stipendio rispetto al contratto precedente - corrisposto in tre tranche che scatteranno ogni anno:

• circa 80 euro dal primo luglio 2024;
• circa 60 euro dal primo luglio 2025;
• circa 60 euro dal primo luglio 2026.

Per la precisione, come spiegano le associazioni di settore, il contratto interessa circa 63 mila marittimi, a cui si aggiungono oltre 8 mila addetti di terra, per un totale di oltre 71 mila lavoratori. Sono state inoltre semplificate 15 sezioni che compongono il CCNL unico di settore, «individuando soluzioni di equilibrio su temi come la necessaria e auspicata rivalutazione della figura dell'Allievo», sottolinea in una nota congiunta il cluster marittimo associativo.

Sono previsti anche aumenti dell'1 per cento sulla previdenza complementare e un altro 1 per cento sull'elemento perequativo in caso di assenza di contrattazione di secondo livello.

Per il periodo di vacanza contrattuale di 6 mesi, il cui contratto era scaduto nel 2023, verrà riconosciuta un'una tantum di 380 euro da erogare in una prima tranche entro questo mese (200 euro) e un'ultima a gennaio 2025 di 180 euro.

Novità sul fronte sanitario con la costituzione di un sistema di assistenza sanitaria integrativa per tutti i marittimi, per permettere ai lavoratori di essere assistiti ovunque si trovino nel mondo, a prescindere dal Paese di provenienza.

Per quanto riguarda i marittimi impiegati nelle società di rimorchio, nel contratto rinnovato ci sono delle novità: una sezione contrattuale il cui impianto generale, come spiega Paolo Visco di Assorimorchiatori, «non subiva aggiornamenti dal 2003, e che aveva evidenti esigenze di adeguamenti dovuti anche alle mutate norme che regolano il settore del rimorchio portuale».

Commentando il rinnovo, in una nota Uiltrasporti spiega che «nonostante le gravi difficoltà vissute in questo momento dal punto di vista economico e geopolitico, quello raggiunto oggi rappresenta un risultato importante in un settore fondamentale per l'economia nazionale come quello marittimo. Attraverso un'unitarietà di intenti è stato possibile raggiungere una sintesi positiva che oltre a essere un punto di partenza importante, rappresenta un investimento per le imprese marittime, per le lavoratrici e i lavoratori e per il paese intero. Ci auguriamo che la stessa unitarietà possa esprimersi ora anche ai tavoli ministeriali per arrivare a regole certe nell'interesse di tutto il mondo marittimo e di tutti i suoi lavoratori».

«Questo accordo - conclude in una nota la Filt-Cgil - è la conclusione di un grande lavoro che tiene assieme aziende diverse, recupera potere di acquisto per i lavoratori e le lavoratrici marittimi, migliora le condizioni di lavoro e qualifica e stabilizza il lavoro. Apre inoltre la stagione contrattuale dei rinnovi nei trasporti che auspichiamo subisca ora un'accelerazione anche negli altri settori dove le trattative sono avviate».

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Tag: marittimi - lavoro