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18 aprile 2025, Aggiornato alle 18,44
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Logistica

Rina, la multinazionale dei certificati

Il Registro navale chiude il 2012 con ricavi in crescita del 23%. E l'anno prossimo si prevedono 15 milioni di euro in più. È una delle poche aziende italiane del settore a godere di un'ottima gestione finanziaria


Negli ultimi anni, alla voce ricavi, le compagnie dello shipping - a parte poche eccezioni - segnano quasi sempre un rosso. In Italia come nel resto del mondo il discorso non cambia, tranne che su due fronti: la cantieristica e la certificazione dove rispettivamente Fincantieri e Rina sono un esempio lodevole di gestione finanziaria. Dopo l'ottima performance registrata dal gruppo cantieristico italiano, il Rina ha chiuso il 2012 con straordinari ricavi. 
Il Consiglio della "multinazionale delle certificazioni" RINA S.p.a – holding del gruppo RINA - approvando il bilancio consolidato ha registrato ricavi per ben 280 milioni di euro, pari al 23% in più sul 2011 (rispetto al 2003 il dato è triplicato), e per il 2013 se ne prevedono addirittura 15 milioni in più. Per la prima volta il bilancio è stato predisposto secondo i principi contabili internazionali (IFRS) per allinearsi agli standard delle società quotate in borsa. 
L'evento principale che ha permesso a Rina di mantenere questi eccellenti livelli di rendimento è l'acquisizione di D'Appolonia S.p.A., che ha fatto fruttare a fine anno un risultato operativo di 26,3 milioni. Con l'acquisizione di D'Appolonia il gruppo con sede a Genova è entrato a pieno titolo nel segmento delle medie grandi aziende con oltre 2.100 risorse in 53 paesi del mondo e più di 150 uffici.
Lo sviluppo del network internazionale ha permesso di crescere specialmente nel settore Energy (+18%), Food (+18%) e Ambiente (63%). Altri settori che si sono distinti positivamente sono stati quello delle infrastrutture logistiche e dell'alta velocità ferroviaria in Paesi come l'Indonesia, la Turchia e gli Emirati Arabi. Proprio in quest'ultima area il gruppo ha ottenuto l'anno scorso importanti risultati, primo tra tutti quello legato alla vittoria della gara internazionale per la creazione di "Tasneef", il primo ente di certificazione del mondo arabo. Nel 2012 l'attività dedicata alla ricerca e sviluppo ha raggiunto le 210mila ore, mentre quella dedicata alla formazione ha superato le 155 mila ore. 
«Diversificazione, competenza e innovazione hanno rappresentato i punti di forza della nostra strategia nel 2012 – ha commentato Ugo Salerno (nella foto), amministratore delegato e presidente RINA S.p.a. – benché l'anno sia stato comunque difficile, abbiamo trasformato il gruppo in una realtà intergrata con un'organizzazione che permette di rispondere al meglio alle esigenze dei clienti e siamo riusciti a declinare l'esperienza che da sempre ci viene riconosciuta in ambito navale anche su molti altri settori, raggiungendo importanti risultati. Sempre nuovi servizi per affrontare la crisi globale e per bilanciare il minor contributo apportato dallo storico settore navale -  ha concluso Salerno – siamo soddisfatti della nostra crescita, i ricavi hanno raggiunto i 280 milioni di euro, siamo riusciti a mantenere integra la nostra organizzazione e a continuare a investire, attraverso soluzioni innovative,  anche a supporto del mondo armatoriale che si sta preparando alla ripresa».