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22 novembre 2024, Aggiornato alle 15,09
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Logistica

Riforma dei porti, i dettagli della nuova bozza

Governance in mano al MIT. Operatori e sindacati fuori dai comitati portuali e procedura dragaggi semplificata e centralizzata. Tutte le novità articolo per articolo


di Paolo Bosso 
 
Un sistema logistico-marittimo centralizzato dove il potere del ministero dei Trasporti ne esce rafforzato a scapito delle regioni. Nello stesso tempo le "autorità di sistema portuale" godono però di maggiore autonomia, in particolare nella manutenzione dei fondali e sulle concessioni. Sono queste le novità dell'ultima bozza di riforma della legge 84/94 presentata nei giorni scorsi dal ministro dei Trasporti Graziano Delrio. Un riassetto del sistema governativo del mondo marittimo, sia verso le banchine che – ma in misura minore – verso gli interporti, in attesa che il tutto maturi in una legge (l'idea è di inserirlo per emendamento nel ddl Madia sulla Pubblica amministrazione) anche se i tempi restano incerti. L'ultima uscita del ministro Graziano Delrio indica la fine di gennaio, in corrispondenza con la scadenza del commissariamento dell'Autorità portuale di Genova.
 

Le autorità di sistema portuale (AdSP), quelle che accorpano e sostituiscono le autorità portuali, restano quattordici e possono essere modificate nel numero due anni dopo l'entrata in vigore del decreto (nella legge 84/94 gli anni sono tre).
 
1. Mare ligure occidentale | Genova e Savona
2. Mare ligure orientale | La Spezia e Marina di Carrara
3. Tirreno settentrionale | Livorno e Piombino
4. Tirreno centrale | Civitavecchia
5. Tirreno centro meridionale | Napoli e Salerno
6. Tirreno meridionale | Gioia Tauro
7. Mare di Sardegna | Cagliari e Olbia
8. Mare di Sicilia occidentale | Palermo
9. Mare di Sicilia orientale e dello Stretto di Messina | Messina, Catania e Augusta
10. Adriatico meridionale e Mar Ionio Bari, Brindisi, Manfredonia e Taranto
11. Adriatico centrale | Ancona
12. Adriatico centro settentrionale | Ravenna
13. Adriatico settentrionale | Venezia
14. Adriatico orientale | Trieste
 
Valutazione di impatto ambientale, dragaggi, interporti, riforma del Comitato portuale, sportello unico amministrativo e sportello unico per i controlli. Addio alla terna dei nomi per il presidente dell'AdSP. E poi rappresentanze di categoria, ruolo del segretario e delle Capitanerie. Sono tante le novità. Vediamole nel dettaglio, articolo per articolo (il numero corrisponde all'articolo modificato della legge 84/94).

4. Classificazione porti
I porti hanno funzioni, oltre che commerciali anche «logistiche», e di «servizio» ai crocieristi oltre che ai passeggeri.

5. Opere
Il piano regolatore è sempre attuato dal Comitato di gestione (l'ex Comitato portuale, vedi articolo 9) e richiede sempre il parere del Consiglio dei lavori pubblici e la Valutazione di impatto ambientale (Via). La novità risiede nella procedura di approvazione che richiede oltre alla regione interessata anche l'intesa di questa col ministero dei Trasporti.

5bis. Dragaggi
Le novità sono due. Il primo è che è stato cancellato il requisito minimo di permeabilizzazione delle casse di colmata (il famigerato K minore o uguale a 1,0x10 alla meno 9 per m/s su cui tanti ingegneri delle Autorità portuali si dannano) e sostituito con i criteri formulati da «standard tecnici internazionali adottati negli Stati membri dell'Unione europea». La seconda è che qualora le concentrazioni inquinanti siano inferiori alle tabelle del ministero dell'Ambiente, l'area «viene esclusa dal perimetro del Sito di interesse nazionale», i Sin di cui alcuni ne chiedono l'abolizione per rendere possibile l'approvazione dei dragaggi da parte del ministero dell'Ambiente.

6. Autorità di sistema portuale
L'AdSP ha i seguenti nuovi poteri rispetto all'Autorità portuale:
• amministrazione «esclusiva» del demanio
• è un ente pubblico a «ordinamento speciale»
• il presidente dell'AdSP (per la figura del presidente vedi articolo 8) «adotta» la gestione contabile e finanziaria
• L'Adsp «promuove» forme di raccordo  con retroporti e interporti

6bis. Direzione portuale
Presso le AdSP che hanno sotto di sé due o più porti, questi diventano "Direzione di scalo portuale" (DdSP) guidati da un direttore nominato dal presidente dell'AdSP la cui durata della carica corrisponde a quella del presidente della stessa AdSP. I compiti istruttori sono coordinati dal segretario generale e in generale quelli amministrativi, di vigilanza e controllo sono sotto la direzione dell'AdSP di competenza.

7. Organi dell'AdSP
• Presidente
• Comitato di gestione
• Segretario generale
• Collegio di revisori dei conti

8. Il presidente
Eliminata la terna dei nomi da dare al ministero. Fine, si spera, dei conflitti Stato-Regione. Il presidente dell'AdSP è nominato ogni 3 anni (prima quattro) direttamente dal ministero dei Trasporti, «sentito il presidente o i presidenti delle regioni interessate». Qui si vede il depotenziamento delle regioni poiché nella 84/94 la formula precedente è «previa intesa» con la/le regioni.
I maggiori poteri del presidente si vedono anche sulle concessioni, su cui «dispone» in merito invece che "propone" com'è scritto nella 84/94. In più può: proporre progetti di investimento infrastrutturali, partecipa alle sedute del Cipe, promuove e partecipa alle Conferenze dei servizi, importanti per l'approvazione dei dragaggi. Infine sottoscrive accordi di programma. Il presidente dell'AdSP somiglia in pratica a un presidente di Regione, di cui gestisce i soli porti.

9. Comitato di gestione
Sostituisce il Comitato portuale. Si riunisce, «di norma», ogni due mesi anziché una volta al mese. La novità è che al suo interno non vi sono più rappresentate le categorie professionali e i sindacati che confluiscono nel nuovo "Tavolo di partenariato della risorsa mare" (vedi articolo 11bis). È composto da: presidente AdSP, rappresentante della regione, del sindaco, dei comuni e dell'autorità marittima.

10. Segretario
Resta in carica tre anni invece di quattro e sarà più difficile rimouoverlo in quanto il presidente può sostituirlo su «proposta motivata» e non più "in qualsiasi momento".

11bis. Tavolo di partenariato della risorsa mare
Gli "orfani" del Comitato di gestione confluiscono qui (ma anche nelle nuove commissioni consultive, vedi articolo 15). È composto da: presidente AdSP, comandante del porto, associazioni datoriali e sindacali. Ha funzioni consultive su piano regolatore, piano operativo triennale e sui livelli dei servizi.

15. Commissioni consultive
È composto da sei rappresentanti dei lavoratori e sei rappresenti degli imprenditori.

15bis. Sportello unico amministrativo
È il front office degli operatori. Si occupa di «tutti i procedimenti amministrativi e autorizzativi che non riguardano le attività commerciali e industriali in porto».

18. Sportello unico per i controlli
Sarebbe una specie di sportello unico doganale, istituito presso l'Agenzia delle dogane. Due aspetti da evidenziare.
• «Le amministrazioni concludono i rispettivi procedimenti di competenza entro il termine di un'ora per il controllo documentale e di cinque ore per il controllo fisico delle merci».
• «Nel caso in cui la dichiarazione fisica è inviata per via telematica gli eventuali controlli fisici sono coordinati dall'ufficio doganale e si eseguono contemporaneamente nello stesso luogo».