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24 aprile 2025, Aggiornato alle 16,32
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Registri navali, Panama e Liberia sempre in cima

Le bandiere dei due Paesi continuano ad essere le più frequenti sulle navi di tutto il mondo, anche se nel 2012 l'incemento è stato modesto 


"E poi m'imbarcai su un cargo battente bandiera liberiana…". In quanti film abbiamo ascoltato questa frase carica di allusioni, che evoca un mondo di avventure e commerci poco chiari. Quella del Paese africano è sempre stata una delle "bandiere di comodo" maggiormente utilizzate da unità provenienti da ogni parte del globo. Nella speciale classifica delle registrazioni navali, è seconda solo a quella panamense. Sotto i colori della nazione centroamericana sono infatti passati nel 2012 ben 221,44 milioni di tonnellate di stazza navale, con una crescita di 6,24 milioni di tonnellate rispetto all'anno precedente. Seguono appunto la Liberia (127,2 milioni, anche con un +6,24 milioni) e le Isole Marshall (85,75 milioni con un incremento di 9,75). Per i tre Paesi la crescita dell'ultimo anno non è stata comunque  straordinaria. Una frenata che gli analisti attribuiscono alla ripresa della rottamazioni che, secondo i dati forniti da Clarkson, sono aumentate l'anno scorso fino a 36,3 milioni di tonnellate rispetto ai 26,69 ed ai 19,36 milioni dei due anni precedenti.
Ma, nonostante tutto, perché in mare continua ad esserci tanta voglia di diventare panamensi (o liberiani)? Principalmente per gli enormi vantaggi fiscali. A Panama, ad esempio, nella fase di registrazione tutte le navi devono pagare una tassa di iscrizione valida sei mesi e su scala variabile, più una tassa di concessione governativa. La tassa di registrazione, nel 2011, variava da 500 dollari (per le navi fino 2mila tonnellate) a un massimo di 6.500 dollari mentre il contributo annuale si calcolava in ragione di 10 centesimi di dollaro al netto delle tonnellate (più altri oneri). Per le unità che prestano servizio all'estero l'imposta variava dai 1.200 ai 3mila dollari. Cifre modeste, certo. Ma c'è anche di più: il reddito guadagnato grazie alle attività di trasporto marittimo internazionale svolte con bandiera panamense è completamente esente da imposte.