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24 aprile 2025, Aggiornato alle 16,32
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Infrastrutture

Reggio Calabria, problemi di ordine pubblico per chiusura impianti rifornimento

Per l'assessore regionale alle Attività produttive, lo stop dell'erogazione di carburante nello scalo del capoluogo sta causando notevoli disagi alle attività della Capitaneria


Un danno economico e un problema per l'ordine pubblico e la sicurezza in mare. Per l'assessore regionale alle Attività produttive, Demetrio Arena, la chiusura degli impianti di rifornimento nel porto Reggio Calabria sta già causando notevoli disagi per le ordinarie attività della Guardia costiera. "I mezzi della Capitaneria di porto, a causa dell'impossibilità di rifornirsi a Reggio – precisa l'assessore - sono costretti a recarsi a Messina o a Bagnara, sprecando risorse e tempo prezioso specie in un periodo, quello estivo, che richiede un controllo costante dei nostri mari. Allo stesso tempo, la chiusura degli impianti penalizza economicamente Reggio Calabria, non permettendo ai diportisti di fare rifornimento e sottraendo alle imbarcazioni in transito un occasione per fermarsi nella nostra città". Lo stop dell'erogazione di carburante è originata dalla rescissione del contratto che legava il precedente gestore alle compagnie petrolifere concessionarie, a causa un'interdittiva antimafia, come la legge impone. Lo scorso anno gli impianti vennero affidati ad un nuovo gestore e, seppur con qualche disagio iniziale, funzionarono regolarmente. Quest'anno lo stesso gestore ha deciso di non proseguire nella sua attività lasciando di fatto scoperto un punto di rifornimento fondamentale per la città e soprattutto per le forze dell'ordine.