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18 aprile 2025, Aggiornato alle 18,44
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Politiche marittime

Quanto LNG c'è nel mondo?

Attualmente sono 45 le navi che viaggiano a gas naturale liquefatto. 13 i terminal presenti nel mondo, quasi tutti in Nord Europa. In Italia non c'è neanche un progetto in corso


Le società di classificazione Lloyd's List e DNV GL (Det Norske Veritas+Germanischer Lloyd) hanno pubblicato degli interessanti dati sugli sviluppi del gas naturale liquefatto nel trasporto marittimo, sia dal punto di vista delle infrastrutture dedicate che da quello delle navi alimentate con questo tipo di combustibile.
Ebbene, la risposta è semplice: finché c'è il petrolio, il gas naturale liquefatto non avrà mercato, se non in particolari zone a corto raggio. Attualmente sono 45 le navi che circolano con motori LNG, anche se al 2020 dovrebbero salire a mille. È un numero alto, ma bisogna tenere conto che nel 2030 le navi che viaggiano ad olio combustibile dovrebbero essere intorno al 70%.
Il dato curioso è che nei prossimi decenni sarà l'idrogeno a crescere più dell'LNG nello stesso lasso di tempo: attualmente è zero, ma dovrebbe raggiungere la stessa quota dell'LNG per il 2030. Un riassunto grafico di tutti questi dati lo trovate qui (e alla fine dell'articolo).
Per quanto riguarda la diffusione delle infrastrutture LNG il discorso si fa più articolato. Il report Lloyd's List e DNV GL divide il dato in tre opere: proposte, in fase di progettazione ed esistenti.
Risulta che nel mondo sono attualmente 13 le infrastrutture esistenti dedicate al gas naturale liquefatto, di cui ben 10 in Europa, due in medioriente-Asia e una in Sudamerica (una mappa grafica la trovate qui, e alla fine dell'articolo).

LNG Europa
Nel Vecchio Continente i terminal LNG sono distribuiti tutti al nord, uno in Finlandia, uno in Svezia e dieci in Norvegia. Numerosi, e quasi tutti confinati al nord, i progetti pianificati, anche se non tutti in costruzione. Sono in tutto 21, di cui uno rispettivamente in Francia, Olanda, Finlandia ed Estonia, due in Spagna, tre rispettivamente in Belgio, Norvegia, Svezia, Danimarca e Germania.
Quelli proposti ma non in fase di progettazione sono undici, di cui tre in Spagna, due in Germania, e uno rispettivamente in Regno Unito, Danimarca, Polonia, Lituania, Finlandia e Bosforo.

E l'Italia?
In Italia non è presente neanche un'infrastruttura LNG, nessuna è in fase di progettazione né alcuna è stata attualmente proposta. Non è necessariamente una cattiva notizia perché si tratta di infrastrutture al momento senza mercato (sono 45 le navi nel mondo che potrebbero attraccare). Poi, tenendo conto che il mercato è globale, il grosso del rifornimento resterà in ogni caso confinato in Nord Europa dove si movimenta la maggior parte del traffico marittimo diretto in Europa. In compenso, nei prossimi anni ci aspetteranno un sacco di convegni per spiegarne i motivi, tantissimi dibattiti tra le associazioni di categoria per decidere di chi è la colpa, seguite da appelli al governo affinché "faccia qualcosa". Insomma in Italia l'LNG promette di essere il prossimo avvincente tema di discussione all'italiana, dopo la "piattaforma logistica del Mediterraneo" ormai passata di moda.

Americhe
L'unica infrastruttura LNG presente nel Nuovo Mondo è in Argentina, a Buenos Aires. Una è in progettazione a Fourchon (Stati Uniti) mentre nove sono state proposte in Nord America, di cui tre in Canada e sei negli Stati Uniti.

LNG in Medio Oriente ed Asia
Le infrastrutture presenti qui sono in tutto due, a Gaolan (Cina) e Incheon (Corea del Sud). Tre sono in fase di progettazione (Singapore, Nanjing e Zhoushan) e cinque sono quelle proposte (Dubai, Hambantota, Wuhan, Shanghai, Busan).