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14 marzo 2025, Aggiornato alle 16,34
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Infrastrutture

Quale futuro a Castellammare?

La festa per l'anniversario del veliero-scuola Amerigo Vespucci sarà l'occasione per aprire il dibattito sul futuro dello stabilimento campano. Uno dei centri più antichi d'Europa. Dal 1783, anno della fondazione, ha visto nascere più di 400 unità, l'ultima costruita nel novembre del 2009 di Paolo Bosso  


La festa degli ottant'anni del veliero Amerigo Vespucci a Catellammare di Stabia terrà aperto il dibattito sul futuro del cantiere campano (nella foto un'immagine degli anni '70). Attualmente la situazione non è affatto rosea e il 13 settembre, giorno dell'arrivo dell'Amerigo Vespucci, avrà un doppio significato. Il primo è quello ufficiale, ovvero l'anniversario della nascita della nave scuola, il secondo ha un sapore più "politico" e darà l'avvio a interventi, dichiarazioni e, chissà mai, nuovi annunci che permetteranno, di far luce su uno stabilimento che rischia la chiusura. A festa terminata quale sarà il futuro delle costruzioni a Castellammare?
La chiusura dello stabilimento Fincantieri sarebbe un duro colpo non solo per l'economia del territorio, con centinaia di persone che rischiano il posto, ma anche per la storia di questa città che può contare su una tradizione cantieristica tra le più antiche d'Europa.
Breve storia del cantiere. Il centro navalmeccanico di Castellammare è la più antica fabbrica di navi in senso moderno. Nata per sopperire alla necessità di costruire nuove navi da guerra, venne fondato nel 1783 ed affidato a Giovanni Edoardo Acton, primo ministro del re Ferdinando IV. La prima costruzione fu il vascello Partenope varato nel 1786. Nel 1808 il cantiere venne ingrandito per ordine di Gioacchino Murat per permettere la costruzione di più di una nave alla volta.
Otto anni dopo il varo di Amerigo Vespucci (1931) venne fondata la società Navalmeccanica che incorporava le società Officine & Cantieri Partenopei, il Cantiere Vigliena, le Officine Meccaniche e Fonderie ed il Cantiere navale di Castellammare di Stabia.
Il 1943 fu l'anno della ricostruzione dopo che la furia della guerra aveva portato alla quasi totale distruzione dello stabilimento. Gli anni '50 furono quelli delle commesse militari con la realizzazzione di tre delle quattro corvette della classe Alcione. In questo periodo, nel 1955, la società Bacini & Scali Napoletani venne assorbita dalla Società Esercizio Bacini Napoletani che uscì così da Navalmeccanica. Il 1966 fu l'anno di fondazione della Italcantieri, seguito qualche anno dopo (1972) dall'ultima commessa per la Marina Militare, il cacciatorpediniere Ardito. Infine, nel 1984 arrivò Fincantieri che assorbì Italcantieri e assumeva direttamente in proprio tutte le attività. Dopo la crisi degli anni '80 il cantiere riprese a costruire dedicandosi alla realizzazione dei traghetti, fino all'ultimo varo (Cruise Olympia) avvenuto nel novembre 2009.
Dal 1786 al 2009, anno dell'ultimo varo con Cruise Olympia, sono state più di 400 le unità costruite a Castellammare.
 
Paolo Bosso