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22 novembre 2024, Aggiornato alle 15,09
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Infrastrutture

Poseidon Med II, presentato primo impianto integrato navale a gas

Una stazione da 4 mila metri cubi, più altri mille per l'olio combustibile. Lo sta ultimando a Venezia il cantiere Rosetti Marino su un progetto del gruppo Calderan. Utilizzerà i rimorchiatori Panfido

L'impianto "Cargo unit" del progetto Poseidon Med II di Venezia

Stamattina, presso il cantiere Rosetti Marino di Ravenna, è stato presentato il primo impianto integrato di gas naturale liquefatto (LNG) per approvvigionare anche le grandi navi alimentate con questo tipo di carburante. È il "Cargo Unit" del progetto europeo Poseidon Med II, il primo concreto sistema che consente di trasportare sotto bordo più di 4 mila metri cubi di gas e mille metri cubi di olio combustibile. Inoltre, come spiegano i costruttori, è il primo sistema al mondo composto da una piattaforma che trasporta due giganteschi serbatoi a temperatura controllata, in grado di "incastrare" nella sua parte prodiera la poppa di un rimorchiatore destinato a diventare parte integrante della piattaforma stessa e a muoverla in sicurezza. Infine, è il primo progetto europeo di reale conversione verso energie sostenibili per il settore shipping ad aver tagliato il traguardo in un settore caratterizzato sino ad oggi solo da progetti. Dovrebbe entrare in funzione la prossima primavera.

Una struttura portata avanti dal gruppo Calderan, con un valore di circa 30,5 milioni di euro, 9,5 milioni dei quali finanziati dall'Unione europea. La presentazione ha visto, oltre alla partecipazione di Rosetti Marino, che sta costruendo sia la piattaforma semi sommergibile sia il rimorchiatore, anche i vertici dell'Autorità di sistema portuale di Venezia e quelli della Panfido, società del gruppo Calderan che gestisce le attività di rimorchio portuale a Venezia e Chioggia.

La piattaforma è lunga 109 metri per 26,7 di larghezza. Ha un pescaggio variabile fra i 3,7 e i 6 metri. Abbinata al rimorchiatore, che si incastra di poppa nella struttura formando un tutt'uno e garantendo anche manovre di emergenza, sviluppa una velocità di 7 nodi. Cargo Unit gode di una buona flessibilità operativa, in grado di approvvigionare da differenti depositi costieri per poi fornire il gas naturale liquido alle navi. Il sistema SBBT (Semi Ballastable Barge Transporter), sviluppato in collaborazione con l'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Settentrionale, è stato concretizzato in un progetto tecnico-operativo dalla società di rimorchio Panfido (del gruppo Calderan) ancora di Venezia.

«Per noi – ha sottolineato Davide Calderan, presidente della Rimorchiatori Riuniti Panfido – l'impegno in questo settore dai contenuti così innovativi non rappresenta solo una nuova frontiera e un nuovo business, ma un impegno concreto frutto di una convinzione e di un impegno reale, per entrare non a parole ma con fatti nel mondo della sostenibilità ambientale». «Per il nostro cantiere – ha affermato il CEO di Rosetti Marino, Oscar Guerra – si tratta di una sfida innovativa che intendiamo perseguire negli anni a venire, impegnando la nostra professionalità che affonda nella storia di Ravenna come grande capitale del know how nel campo dell'energia e in particolare del gas naturale». «È un passo importante – ha affermato il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio – per la transizione energetica degli scali di Venezia e di Chioggia e non casualmente la nostra Autorità si è impegnata in prima persona nel progetto LNG Poseidon Med II».

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