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22 aprile 2025, Aggiornato alle 14,49
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Infrastrutture

Porto-retroporto, sistemi integrati da potenziare

Nel corso dell'incontro organizzato nei giorni scorsi da Women's International Shipping & Trading Association è emersa la necessità per l'Italia di investire sulle infrastrutture per non perdere terreno nei traffici europei


In Italia è necessario potenziare i sistemi integrati porto-retroporto, snodi fondamentali di quei "Corridoi logistici: motore di sviluppo della logistica marittimo-portuale" che sono stati al centro dell'incontro organizzato nei giorni scorsi a Genova da Wista (Women's International Shipping & Trading Association). Per illustrare l'attuale situazione del Paese in questo settore, Gian Enzo Duci, presidente di Assagenti, ha fornito qualche dato relativo ai tempi di consegna di un container sulla importante tratta Singapore-Milano. Se il contenitore procede via Genova (6.970 miglia marine) sono necessari minimo 20 giorni e massimo 28, mentre via Anversa (7.760 miglia marine) minimo 25 giorni e massimo 27. In questi tempi – ha precisato Duci – vanno calcolati dai tre agli 11 giorni per l'attraversamento del porto di Genova e da tre ai (soli) cinque giorni per quello di Anversa; infine un giorno per la tratta terrestre Genova-Milano (150 chilometri) e due giorni per quella Anversa-Milano (1.000 chilometri).
Genziana Giacomelli, direttore della Scuola nazionale Trasporti e Logistica della Spezia, ha colto lo spinto per sottolineare il deficit infrastrutturale dell'Italia: sul mercato internazionale i porti rappresentano la principale via di approvvigionamento ed esportazione di beni (attraverso la rete portuale transita il 57% delle importazioni, il 62% delle esportazioni complessive, l'80% dei flussi commerciali destinati ai Paesi extra-UE). Ma in Italia ancora si registra uno squilibrio verso la gomma, con alti costi economici e bassa competitività. Il presidente dell'Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo, ha invece ricordato che sulle aree retroportuali alcuni spedizionieri hanno già criticato la tendenza allo sdoganamento delle merci, con il gettito fiscale che non sarà più di competenza del porto di transito della merce. Su questo punto, ha spiegato Merlo,  le novità finiranno forse col minacciare gli interessi non solo dell'Authority, ma anche di case di spedizione di piccole dimensioni, non ancora attrezzate.