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22 novembre 2024, Aggiornato alle 15,09
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Logistica

Porto di Trieste, quadrimestre in flessione ma ad aprile è rimbalzo

Crescono soprattutto i rotabili e i container. Le ferrovie continuano ad ampliarsi. A soffrire sono le rinfuse liquide


Il recente incidente del Canale di Suez e la pandemia in corso hanno avuto ripercussioni negative sui traffici del porto di Trieste dei primi quattro mesi dell'anno, ma non in tutti i settori e aprile ha mostrato il primo rimbalzo. Il traffico generale è stato pari a 16,28 milioni di tonnellate, in flessione del 9,5 per cento. I container, però, sono andati bene, con una variazione positiva vicina al 4 per cento, pari a 250,284 TEU movimentati. Complessivamente, i TEU pieni sono stati 205,417 (+5,29%) mentre quelli vuoti 44,867 (-2,15%).

Il settore migliorato più di tutti è quello dei rotabili, di ben il 31,9 per cento a 96,904 unità transitate. In controtendenza le rinfuse solide (-9,06%), pari a 160,401 tonnellate movimentate,  ma pesa soprattutto la flessione delle rinfuse liquide (-17,65%), pari a 10,39 milioni di tonnellate.

I valori di aprile però fanno intravedere incoraggianti segnali di ripresa nelle rinfuse liquide (+24,6%), generando immediato beneficio a cascata sui volumi complessivi dello scalo giuliano, che per la prima volta dopo la pandemia evidenzia una crescita a doppia cifra (+20,4%), sul mese di aprile dell'anno scorso.

Per quanto riguarda la movimentazione ferroviaria, il network del porto di Trieste che conta su più di 200 partenze settimanali via treno verso tutta Europa, ha continuato ad ampliarsi nel periodo della pandemia con il rafforzamento di alcune linee dirette in Austria e il lancio di un nuovo servizio verso Norimberga in Germania. Ma solo ora si vede un vero recupero dei numeri, con ritorno sui livelli pre-Covid: 3,045 sono stati infatti i  treni operati nei primi quattro mesi (+8,5%), ma è sul sul singolo mese di aprile che il  rialzo è più evidente (+40,4%). Risultati guidati principalmente dalla buona performance del molo VII e molo V, nonché dalla ripartenza del traffico ferroviario di Siderurgica Triestina per il trasporto di materie prime destinate alle acciaierie di Cremona.

Passando al porto di Monfalcone, la movimentazione nei primi quattro  mesi a Portorosega è stata pari a 963,288 tonnellate di merce (-11,30%). Il decremento è riconducibile al settore delle merci varie (-22,6%) e a quello delle rinfuse solide ( -5,4%). Va evidenziato il dato positivo della sottocategoria dei prodotti metallurgici (+1,9%) che con 630,926 tonnellate rappresenta il 93,3 per cento delle rinfuse solide movimentate e il 65,5 per cento del volume complessivo dello scalo monfalconese.  Rassicuranti segnali di ripresa per il settore contenitori (+30,5%), pari a 286 TEU; negativo invece il comparto veicoli commerciali (-3,5%) con 27,248 unità transitate, su cui hanno pesato le  difficoltà di approvvigionamento di materie prime e componentistica elettronica, di cui sta risentendo l'industria automobilistica e il suo indotto.

Tag: trieste - traffico