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14 aprile 2025, Aggiornato alle 20,18
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Infrastrutture

Porto di Taranto, a marzo i traffici sono cresciuti del 72%

Si conferma il bilancio positivo di tutto il primo trimestre grazie in particolare a rinfuse solide e general cargo


Con una crescita della movimentazione del 72%, a marzo il porto di Taranto ha confermato la tendenza positiva già registrata a febbraio (+69,8%), con numeri in netto incremento sia per le rinfuse solide che per il general cargo. In calo invece le rinfuse liquide a causa della temporanea fermata di alcuni impianti per manutenzione.

Anche la lettura dei dati del primo trimestre del 2025 evidenzia un significativo incremento dei traffici nel porto di Taranto: rispetto ai numeri registrati nel 2024, da gennaio a marzo, sono state movimentate complessivamente 1 milione di tonnellate in più (+37,6%). L'aumento dei dati del primo trimestre ha beneficiato dell'incremento dirinfuse solide (+71%) - risultanti da movimentazioni legate all'attività del polo siderurgico che, da inizio anno, ha registrato un +57,7% rispetto al 2024. Il numero di navi arrivate e partite è complessivamente in leggera crescita (+6,3%), mentre il numero di container movimentati si riduce progressivamente rispetto allo stesso periodo del 2024, con la componente di transhipment ormai inesistente da diversi mesi. A tal proposito, nei prossimi giorni, sarà avviata, di concerto con il Mit, la verifica quinquennale della concessione della San Cataldo Container Terminal per le opportune determinazioni resesi necessarie non solo per l'andamento dei traffici ma anche in considerazione dell'attuale scenario nazionale ed internazionale e delle nuove opportunità di sviluppo del porto di Taranto ed in particolare del Molo Polisettoriale.

Da segnalare, inoltre, che l'inizio del 2025, sulla scia della fine del 2024, ha fatto registrare una minima percentuale di traffico Ro-Ro derivante dalla movimentazione di autoveicoli nuovi. Qualora i dati acquisiti nel primo trimestre dovessero confermare il trend registrato, per il 2025 è prevedibile una movimentazione complessiva superiore alle 16.500.000 di tonnellate (rispetto alle 12.105.833 del 2024).

Il dato potrebbe essere molto superiore se si dovesse confermare l'inversione di tendenza registrata a partire dal mese di febbraio. L'aumento dei traffici sembra, quindi, trovare un riscontro tangibile nella ripresa dell'operatività dell'acciaieria, confermando la rilevante incidenza dell'attività del polo siderurgico sulle movimentazioni portuali ed il determinante condizionamento negativo degli ultimi anni. Sebbene sia in corso la procedura per la cessione dello stabilimento Acciaierie d'Italia, i numeri registrati nel primo trimestre sembrano confermare le previsioni di crescita annunciate dalla Società concessionaria per il 2025. Al momento gli incrementi riguardano in maggior misura la movimentazione delle materie prime (rinfuse solide).

I dati del primo trimestre, paragonati allo scorso anno, mostrano anche un incremento di oltre il 100% delle movimentazioni di componenti eolici. L'andamento dei traffici potrà ulteriormente aumentare, a partire dal prossimo autunno, grazie alla effettiva partenza del progetto "Tempa Rossa", che prevede un incremento della esportazione di rinfuse liquide di circa 2 milioni all'anno.

Tutto ciò in attesa della pubblicazione del decreto del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica per l'auspicata conferma della individuazione del porto di Taranto come uno dei poli industriali nazionali per l'energia eolica offshore galleggiante. L'implementazione delle attività di produzione, stoccaggio, assemblaggio e varo di componentistica per la produzione di energia eolica off-shore galleggiante e fixed rappresenterebbe un fattore chiave per la creazione di nuove attività produttive e logistiche nel Porto di Taranto, generando benefici strategici per l'Italia e per il territorio sotto il profilo socio-economico ed occupazionale.

Tag: porti - taranto