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18 aprile 2025, Aggiornato alle 18,44
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Eventi

Porto di Napoli, la "prima" di Karrer

Il commissario presiede il suo primo Comitato. Delusione per i lavori: tante comunicazioni ma troppe questioni, come il bilancio 2013, rimandate a settembre. I nodi del piano regolatore condizionano lo sviluppo del porto


Dopo diversi mesi si è riunito il Comitato Portuale di Napoli. La riunione è coincisa con i 500 giorni di commissariamento del porto. A presiederla il Commissario Straordinario, Francesco Karrer, il terzo fisicamente (dopo Dassatti ed Angrisano), il quinto considerando le proroghe. Il commissario Karrer ha informato su tutti i temi che in questi mesi hanno tenuto banco in porto. A cominciare dal Grande progetto e dalle gare per iniziare i lavori. Quindi i dragaggi, che sono ancora in alto mare; le concessioni, la riscossione dei canoni, la revisione delle stesse concessioni che hanno condizionato l'esito dell'approvazione del bilancio 2013 che è stato rinviato ad una seduta del prossimo settembre. Così come a settembre si discuterà del contratto collettivo nazionale di lavoro nei porti. Capitolo a parte per il Piano regolatore del porto di cui di seguito segnaliamo la dichiarazione dello stesso Karrer contenuta in una nota dell'Autorità del porto. Per la maggior parte dei temi tutto viene rimandato a sedute specifiche da programmare a settembre.
Dopo oltre cinque ore di discussioni è stato approvato poco (all'unanimità la relazione annuale del Segretario Generale, Emilio Squillante) e concretizzato non molto: questo in sintesi il giudizio di chi ha partecipato ai lavori del Comitato. Tra i punti caldi i dragaggi, operazione di grande importanza per lo sviluppo dei traffici. C'è ancora da lavorare su molti aspetti ambientali che impediscono l'avvio dei lavori: da qui dipende il futuro della darsena commerciale di levante e della cassa di colmata che dovrà accogliere i residui dei dragaggi. "Per quanto riguarda il Nuovo Piano Regolatore –ha precisato Francesco Karrer- si tratta di riorganizzarlo tenendo conto che si tratta del piano dell'intera circoscrizione portuale comprensivo del porto di Castellammare e che è stato istituito un tavolo tecnico per affrontare la ridefinizione di alcune aree come quella della darsena petroli dove si svolge il traffico petroli e di gas, strategico per l'intero Mezzogiorno". Questione non di poco conto e dalla quale dipende lo sviluppo del porto a levante.
Sul Grande Progetto sono state rimesse  in  sequenza logica alcune opere propedeutiche a quelle previste nel grande progetto. "Mi riferisco -conferma Karrer- al bando appena partito per la costruzione di un depuratore cui dovrà far riferimento la nuova rete fognaria (opera del Grande progetto). Si è invece in attesa dell'autorizzazione del Ministero dell'Ambiente per le opere di dragaggio di 1 milione e 200mila metri cubi di sedimenti del porto".
Il Comitato ha, infine, approvato a maggioranza le variazioni al bilancio di previsione 2014. Il bilancio di previsione è stato rivisto con le seguenti modifiche: avanzi di cassa euro 42.249.612 avanzo finanziario euro 81.282.882 (- euro 22.352.188); avanzo economico euro 267.812. Questo, come ha spiegato il Dirigente dell'Area, è stato dovuto ad una riduzione delle entrate.