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14 marzo 2025, Aggiornato alle 18,16
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Infrastrutture

Porto di Napoli allarme traffico

Nubi minacciose sui traffici del porto di Napoli. L'allarme del coordinatore nazionale porti e segretario regionale Campania Fit-Cisl Ugo Milone. Il porto non è un evento ma una realtà di ieri, oggi e speriamo di domani. Ha bisogno d'interventi urgenti e delle attenzioni delle Istituzioni, aggiunge l'Ad del Conateco, Legora De Feo.  


Arrivano le barche a Vela e ci lasciano le Portacontainer. Chi dovremo ringraziare quando il Porto di Napoli si troverà con un calo dei traffici ed una conseguente ed inevitabile crisi dei livelli occupazionali? È questa la domanda che si pone Ugo Milone, Coordinatore nazionale porti e Segretario regionale Campania della Fit-Cisl. "Il grande sforzo -aggiunge- che tutte le istituzioni stanno facendo in modo sinergico a prescindere dal colore politico, per dare alla città di Napoli un volto nuovo, è apprezzabile ma non basta. La coppa America non è solo un evento di facciata, ma è una concreta occasione di sviluppo e riqualificazione del territorio, ne beneficeranno in tanti, ma per quanto tempo? Il porto di Napoli invece, è una realtà di ieri, di oggi e speriamo di domani!".
"Come Cisl siamo molto preoccupati -dichiara il Segretario generale di Napoli Gianpiero Tipaldi-  già nel recente passato abbiamo raccolto il grido di allarme dell'Ad del Conateco, Pasquale Legora De Feo, ribadendo l'urgenza di intervento da parte delle Istituzioni".
"Oggi in modo ridondante vogliamo far sentire la nostra voce -conferma Milone- il Porto di Napoli ha bisogno di maggiore attenzione da parte di tutti.
Non bastano i soldi  che la Regione Campania riuscirà a portare dall'U.E. nelle casse portuali. Sicuramente sono risorse importanti, vista la difficoltà a livello Nazionale da parte delle Autorità portuali di reperire risorse (nel merito auspichiamo che venga approvata l'autonomia finanziaria) ma c'è bisogno di un progetto più organico e ancor di più c'è bisogno di intervenire immediatamente per non consentire agli armatori di lasciare lo scalo Partenopeo a causa delle gravi deficienze infrastrutturali. Siamo stanchi di leggere -conclude Milone- cifre percentuali che cercano di suggestionarci, facendo credere che il Porto di Napoli sia tra quelli che godono di migliore salute a livello Nazionale. Purtroppo non è così, le imprese soffrono e di conseguenza l'occupazione. A breve potrebbe scoppiare un caso Napoli, dopo quello di Trieste e Gioia Tauro".