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06 settembre 2024, Aggiornato alle 15,50
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Infrastrutture

Porto di Livorno, dall'Europa altri 90 milioni per la Darsena Europa

Finanziamento dalla Banca Europea per gli Investimenti al grande terminal container in costruzione, un'opera da 438 milioni di euro (per ora)

Un render della Darsena Europa di Livorno (@adspmartirrenosettentriona7216/Youtube)

Il presidente dell'Autorità di sistema portuale del Tirreno Settentrionale, Luciano Guerrieri, e la vicepresidente della Banca Europea per gli Investimenti (BEI), Gelsomina Vigliotti, hanno firmato lunedì scorso a Livorno un accordo per finanziare con altri 90 milioni di euro la Darsena Europa, l'espansione del terminal container del porto di Livorno, le cui attività preliminari di avviamento dell'opera di costruzione sono iniziate nel 2022 e il cantiere vero e proprio è stato aperto questa primavera. 

Un'opera che vede lievitare i suoi costi. «Dai 383 milioni di euro iniziali siamo arrivati a circa 438 milioni», sottolinea Guerrieri. «Pochi giorni fa, poi, si è conclusa positivamente la procedura avviata con i competenti Servizi della Commissione Europea per verificare se i finanziamenti regionali e statali per la realizzazione dell'opera costituiscano o meno un aiuto di Stato. I servizi preposti della Commissione Europea hanno confermato che i contributi pubblici non costituiscono aiuto di Stato e rientrano pertanto pienamente nella missione pubblica di promuovere la sicurezza e la competitività dello scalo». Oltre ai 90 milioni appena ottenuti dalla BEI, a finanziare l'opera ci sono anche la Regione Toscana con circa 200 milioni, l'Autorità di sistema portuale con 60 milioni e altri 50 milioni provenienti dal Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile (EFSD).

«Entro quest'anno - spiega Guerrieri - bisognerà adeguare il progetto alle prescrizioni della Valutazione d'impatto ambientale e poi completare il progetto esecutivo. Dopodiché le aziende avranno quattro anni di tempo per concludere l'opera che contiamo sia finita entro il 2028».

Una volta completato, il terminal, che sarà composto da due hub, avrà una lunghezza di banchina di 3 chilometri con fondali profondi 20 metri. Questi 90 milioni di finanziamenti da parte della BEI serviranno per costruire principalmente nuovi frangiflutti, proseguire i dragaggi e relativa area di contenimento dei sedimenti, e infine per la realizzazione del canale di accesso.

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