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22 novembre 2024, Aggiornato alle 09,11
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Politiche marittime

Porto di Livorno approva bilancio 2021 e adotta il DPSS

Il Comitato di gestione delinea investimenti impegnati per 436 milioni di euro, di cui 415 milioni per la Darsena Europa


Il Comitato di gestione dell'autorità di sistema portuale che fa capo a Livorno ha approvato il bilancio consuntivo 2021 e adottato il piano regolatore di sistema portuale. Gli investimenti impegnati nel 2021 sono quasi tutti per la Darsena Europa, 415 milioni di euro su 436 milioni complessivi. 

Il piano regolatore di sistema portuale in realtà si chiama Documento di Programmazione Strategica di Sistema, o DPSS. È la cornice in cui è possibile modificare o approvare nuovi piani regolatori per i singoli porti. Per legge deve essere passato al vaglio dall'organo esecutivo di Palazzo Rosciano prima di poter essere approvato dal ministero delle Infrastrutture nell'ambito della Conferenza di coordinamento delle autorità di sistema portuale. Perimetra per ciascun porto del sistema (Livorno, Piombino, Portoferraio, Rio Marina, Cavo, Capraia) le aree destinate alle funzioni strettamente portuali, quelle di iterazione porto/città e i collegamenti viari e ferroviari di ultimo miglio. 

Per Livorno sono state ricomprese, ad esempio, le aree in prossimità dello Scolmatore, sino alla sua intersezione con l'asse ferroviario, e, come aree retroportuali, sia Via Leonardo da Vinci che Via Salvatore Orlando. Tra gli obiettivi prefissati come strategici trovano spazio la progettazione di un più lineare e scorrevole collegamento della Fi-PI-Li con la Darsena Toscana; la razionalizzazione e separazione dei flussi portuali da quelli cittadini (da realizzare secondo indicazioni concordate tra AdSP e Comune) e la realizzazione di un varco unico a servizio del porto (da valutare rispetto al riassetto complessivo dei varchi e della viabilità di cintura).

Per Piombino, il Documento di Programmazione ha proposto un consistente ampliamento dell'ambito portuale, favorendo l'inclusione di aree produttive oggi non considerate e da mettere a sistema con il porto operativo: tra queste figurano le aree del vecchio altoforno, quelle ex Irfid (che si trovano a meno di un km di distanza dalle banchine) e l'area di Poggio Batteria attualmente adibita a parcheggio. Il documento si ripropone poi di includere nei nuovi assetti portuali il porticciolo Tor di Sale e delle aree ad ovest dello stesso. Viene inoltre proposta l'individuazione di un corridoio ferroviario strategico di interesse pubblico da Terre rosse al raccordo con la Stazione di Fiorentina.

L'anno scorso le entrate correnti dell'Autorità di sistema portuale (Adsp) del Tirreno Settentrionale sono state pari a 38 milioni di euro, in aumento del 3,1 per cento sul 2020. Nel corso dell'anno, l'Adsp hai ncamerato tra tasse portuali e tasse di ancoraggio 21 milioni, con una diminuzione sull'anno precedente di quasi 800 mila euro, causata principalmente dagli effetti dell'emergenza sanitaria. Grazie principalmente all'imputazione dei finanziamenti connessi alla realizzazione della Darsena Europa, le entrate in conto capitale hanno del pari fatto registrare un aumento consistente rispetto all'esercizio 2020, passando da 13 a 453 milioni di euro. L'avanzo di amministrazione di esercizio risulta essere pari a 25,7 milioni di euro. Il conto economico dell'esercizio evidenzia infine un utile netto pari a 6,6 milioni di euro.

«Il 2021 è stato sicuramente un anno importante per l'AdSP», commenta il segretario generale dell'autorità di sistema portuale di Livorno, Matteo Paroli. «I risultati raggiunti sono stati molteplici, e tutti hanno contribuito a ridefinire su basi programmatiche più articolare l'ambito di azione di un Ente che ha tra i suoi obiettivi prioritari quello dello sviluppo della competitività dei porti di competenza e quello della salvaguardia dell'occupazione" ha aggiunto».