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14 marzo 2025, Aggiornato alle 18,16
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Infrastrutture

Porto di Genova, scoperto un cartello segreto tra gli agenti marittimi

L'Antitrust ha comminato sanzioni per un totale di quattro milioni di euro a 15 società e due associazioni di categoria


Un cartello segreto messo in atto dagli agenti marittimi del porto di Genova e dalle associazioni di categoria del settore per accordarsi preventivamente sui prezzi. L'ha scoperto l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, che ha comminato sanzioni per un totale di 4 milioni di euro a 15 società e due organi di rappresentanza, Assagenti e Spediporto. La Maersk Italia, è stata invece esentata dalla sanzione, perché ha presentato la documentazione che ha consentito all'Autorità di far emergere l'esistenza del cartello. Ridotta del 50% la sanzione alla società Hapag Lloyd Italy che, seconda in ordine di tempo nel presentare la domanda di clemenza, ha fornito all'Autorità ulteriori documenti utili all'istruttoria.
L'intesa, durata quantomeno dal febbraio 2004 fino a tutto il dicembre 2009, ha riguardato la fissazione dei corrispettivi dei servizi agenziali (predisposizione ed emissione di documenti quali, ad esempio, le polizze di carico per le merci in esportazione e i così detti buoni di consegna per le merci in importazione), i "diritti fissi", in violazione dell'articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea.
Le informazioni fornite dalle due società che hanno deciso di collaborare hanno permesso agli uffici dell'Antitrust di effettuare ispezioni ‘mirate', grazie alle quali è stata acquisita ulteriore documentazione a prova dell'intesa. In particolare, secondo l'Antitrust, è stata attuata un'intesa unica e complessa: da un lato, nel corso di una serie riunioni nell'ambito della Commissione Portuale le imprese coinvolte si sono coordinate per fissare i corrispettivi per diritti fissi e, dal 2008, il connesso sconto di fidelizzazione da applicare agli spedizionieri (profilo orizzontale dell'intesa); dall'altro, Assagenti e Spediporto si sono fatte carico di trasfondere negli accordi del 2004 e del 2007 l'intesa stabilita tra le società, ‘raccomandando' con una serie di circolari, il rispetto degli accordi stessi (profilo verticale dell'intesa).
Il cartello sanzionato ha avuto un impatto di rilievo sul mercato del trasporto marittimo: nonostante alle riunioni abbiano partecipato operatori attivi per lo più nel porto di Genova, numerosi documenti acquisiti nel corso dell'istruttoria dimostrano la valenza di valore ‘di riferimento' dei prezzi concordati nelle transazioni in altri porti del Mediterraneo, quali Gioia Tauro e La Spezia e in genere nel sistema portuale italiano. Il cartello ha inoltre consentito la definizione di prezzi dei diritti fissi più elevati di quelli che avrebbero potuto scaturire da un contesto realmente competitivo, procurando evidenti vantaggi sia alla categoria degli agenti che a quella degli spedizionieri, che hanno ‘incamerato' lo sconto di fidelizzazione senza riversarlo ai clienti finali, ai quali hanno anche ‘girato' gli incrementi delle tariffe.
Nel determinare le sanzioni l'Autorità ha tenuto conto dei diversi comportamenti tenuti dalle singole imprese nel corso dell'intesa e del loro grado di collaborazione nel corso dell'istruttoria.

Di seguito le sanzioni comminate:
 

Parte
Sanzione
 

Assagenti
 € 81.958
 

Spediporto
 € 81.657
 

Ag. Mar. Le Navi
 € 322.753
 

Ag. Mar. Prosper
 € 43.397
 

APL
 € 115.146
 

China
 € 152.888
 

CMA CGM
 € 895.789
 

Coscon
 € 731.478
 

CSA
 € 107.879
 

Gastaldi
 € 25.232
 

Hapag Lloyd
 € 243.678
 

K-Line
 € 435.247
 

Medmar
 € 98.386
 

Scerni
 € 3.456
 

Thoss Car
 € 4.089
 

Yang Ming
 € 477.188
 

ZIM
 € 287.516