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22 novembre 2024, Aggiornato alle 08,53
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Porto di Genova realizzerà il cold ironing

Accordo da 8 milioni con la multinazionale Nidec. Verrà installato un sistema per alimentare con la sola corrente elettrica le cruiser  attraccate 


Nidec ASI, multinazionale capofila industriale del gruppo Nidec, ha siglato un contratto di 8 milioni di euro con l'Autorità di sistema portuale (Adsp) della Liguria occidentale (Genova, Savona e Vado Ligure) volto alla realizzazione di un progetto "shore to ship", il cosiddetto 'cold ironing', un sistema avanzato di alimentazione elettrica che consente alle navi ormeggiate di attingere dalle banchine l'energia necessaria ad essere pienamente operative, senza bisogno di accendere i motori di bordo.
 
Per il porto di Genova, Nidec ASI fornirà due convertitori statici di frequenza da 6 MVA - che con i sovraccarichi richiesti,possono arrivare a 12 MVA -, i quadri e i trasformatori MT e BT, i conduttori di connessione per le varie apparecchiature e le componenti accessorie. La particolarità dei sistemi di Nidec Asi, infatti, è quella di adattare tensione e frequenza della rete elettrica nazionale al fabbisogno delle singole navi. Nel lungo periodo, Nidec seguirà, inoltre, le opere civili, i montaggi, la messa in servizio e l'assistenza tecnica funzionali al progetto, per i prossimi 10 anni.
 
Nidec ASI, che si è aggiudicata il miglior punteggio tecnico ed economico nella gara d'appalto, è stata tra i primi soggetti a promuovere l'elettrificazione delle banchine dei porti, soluzione decisiva per la riduzione dell'impatto ambientale delle attività portuali e per il risparmio energetico ma che ancora oggi non trova un'applicazione pratica sostenibile dal punto di vista dei consumi richiesti per alimentare navi con una considerevole stazza. Il progetto Nidec risponde all'esigenza di adeguarsi alle direttive dell'Unione europea che, dal 2003, ha invitato i porti ad adottare sistemi shore to ship per ridurre le emissioni inquinanti delle navi in porto. Una raccomandazione che diventerà vincolante per tutti i porti europei entro il 2025.
 
Con questo sistema le emissioni di SOx, NOx, CO2 e di PM, che rappresentano una significativa fonte d'inquinamento per un territorio densamente popolato, vengono notevolmente ridotte a beneficio della salute pubblica. Inoltre, collegando le navi alla rete elettrica nazionale ed evitando l'impiego dei generatori diesel di bordo, si ridurranno significativamente anche le emissioni acustiche che infastidiscono turisti e abitanti delle zone limitrofe.
 
«Questo progetto rappresenta per noi un traguardo fondamentale rispetto alla riduzione dell'impatto ambientale delle attività portuali, tema centrale per promuovere un modello di sviluppo sostenibile in un Paese come l'Italia, con 7,500 chilometri di coste e 42 grandi porti. La trasformazione dei porti nell'ottica di una maggiore sicurezza e di un risparmio energetico può, inoltre, contribuire ad attrarre un più elevato numero di navi da crociera, con impatti positivi per il commercio e il turismo», ha commentato Kaila Haines, marketing e PR Director di Nidec ASI. «Siamo orgogliosi di collaborare con il porto di Genova apportando la più avanzata tecnologia, unita alla capacità di soddisfare esigenze specifiche attraverso soluzioni personalizzate e a una comprovata esperienza, sviluppata grazie alle diverse applicazioni già installate nel porto di Livorno, nei cantieri di Muggiano-La Spezia, nelle basi militari navali di Taranto e a Tolone».
 
L'azienda ha già realizzato un progetto per Livorno, uno dei pochi porti al mondo insieme a quelli di Los Angeles, San Francisco, Juneau (Alaska), Göteborg e Lubech (Germania). Per l'elettrificazione della banchina del porto di Livorno, Nidec ASI ha fornito nel 2013 un drive a frequenza variabile per le navi da crociera.