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22 novembre 2024, Aggiornato alle 15,09
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Infrastrutture

Porto di Cagliari, avviato lo sgombero del molo Sant'Elmo

Ordinanza congiunta di autorità portuale e capitaneria per spostare i pescherecci a Sa Perdixedda, in vista della riqualificazione del waterfront

Il molo Sant'Elmo di Cagliari (marinasantelmo.it)

Il lato sud del molo Sant'Elmo del porto di Cagliari ritornerà a breve fruibile come approdo turistico. È quanto stabilito dall'ordinanza congiunta dell'Autorità di sistema portuale e della Capitaneria che fa compiere un altro passo importante verso la riqualificazione del waterfront cittadino.

Il provvedimento, emanato il 17 febbraio, ordina lo sgombero entro il 20 marzo di tutte le imbarcazioni da pesca professionale e degli altri natanti ormeggiati senza titolo negli spazi concessi dal 2019 alla società Marina di Sant'Elmo. Per i pescherecci la naturale destinazione sarà la darsena realizzata dall'autorità portuale a Sa Perdixedda, che già dal 2017 accoglie tutte le unità da pesca professionale. Per le altre imbarcazioni invece i proprietari potranno usufruire delle varie alternative per l'ormeggio e il ricovero disponibili nel golfo cagliaritano. Scaduto il mese di tempo stabilito, le unità ancora presenti nella parte sud del molo Sant'Elmo saranno rimosse forzosamente. I legittimi proprietari avranno altri trenta giorni di tempo per rientrare nel possesso delle imbarcazioni, previo rimborso di tutti i costi sostenuti dall'autorità portuale per la rimozione ed il deposito dei mezzi. In caso di mancato reclamo, le unità, che entreranno nella disponibilità dell'Ente, saranno messe in vendita o smaltite.

«Con questa ordinanza congiunta poniamo definitivamente ordine ad una situazione non più sostenibile che si è protratta anche per troppo tempo e proseguiamo con la riqualificazione ed il riordino del lungomare di Su Siccu - afferma Massimo Deiana, presidente dell'Autorità di sistema portuale della Sardegna – un atto necessario, quello siglato congiuntamente con la Capitaneria di porto, che ristabilisce la legalità e restituisce la piena disponibilità del bene demaniale legittimamente concesso alla Marina di Sant'Elmo. Confido nel buon esito della procedura e, in particolare, nel buonsenso dei proprietari delle imbarcazioni e dei pescherecci». 

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