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22 aprile 2025, Aggiornato alle 14,49
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Infrastrutture

Porti, Vasto vuole sostituirsi a Pescara

Il sindaco del piccolo centro abruzzese, Luciano Lapenna, ritiene che lo scalo della propria città possa diventare il nuovo punto di riferimento per i collegamenti marittimi tra le due sponde dell'Adriatico 


Un nuovo punto di riferimento per le linee marittime turistiche che collegano le sponde orientale e occidentale dell'Adriatico. Il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, ritiene che lo scalo della propria città (nella foto) possa assumere questo ruolo nel prossimo futuro, in alternativa al più importante (per ora)  porto di Pescara, penalizzato dal mancato dragaggio che impedisce a molte navi di approdare.
"I lavori sviluppati da noi negli ultimi anni - ha spiegato Lapenna - consentono comodi attracchi con banchine nuove, attualmente non utilizzate".  Secondo il primo cittadino di Vasto, i "noti problemi di altri porti abruzzesi"  hanno interrotto quest'anno ogni collegamento turistico della regione con l'altre parte dell'Adriatico (Croazia, Albania, Montenegro e Grecia), con un grave danno per l'occupazione. 

Nel frattempo, a Pescara le tanto attese operazioni di dragaggio stentano a partire. Il tavolo tecnico riunitosi nei giorni scorsi presso la Provincia,  ha delineato una procedura che si presenta ancora complessa. Per svuotare la vasca di colmata e riutilizzarla con il materiale da dragare nel porto di Pescara, infatti, saranno necessarie ulteriori analisi, dopo di che sarà promossa una gara di appalto per i lavori di svuotamento. E per utilizzare di nuovo la vasca, bisognerà prima impermeabilizzarla.