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25 novembre 2024, Aggiornato alle 08,40
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Politiche marittime

Porti dello Stretto approvano Documento di pianificazione energetica ed ambientale

L'autorità portuale di Messina, Milazzo, Tremestrieri, Villa San Giovanni, Reggio Calabria e Saline pianifica bunkering di gas, cold ironing, fotovoltaico, elettricità dalle correnti marine e idrogeno

Il porto di Messina (adspstretto.it)

Il Comitato di gestione dell'Autorità di sistema portuale dello Stretto - Messina, Milazzo, Tremestrieri, Villa San Giovanni, Reggio Calabria e Saline - ha approvato il Documento di pianificazione energetica ed ambientale (DEASP), strumento che contiene le strategie e le iniziative di breve e medio in materia di sostenibilità energetica ed ambientale, coerenti con le politiche nazionali ed europee. 

Il DEASP indirizzerà da ora in poi le scelte energetico-ambientali dell'autorità di sistema portuale, con l'obiettivo di ridurre nel medio periodo le emissioni di anidride carbonica del 15 per cento. Nelle aree portuali è previsto lo sviluppo di servizi innovativi dai bassi impatti ambientali con una riduzione dei costi di gestione e con l'obiettivo finale di far crescere la produzione di energia da fonti rinnovabili e la creazione dell'istituto della "comunità energetica" dell'area dello Stretto, coinvolgendo anche i soggetti privati. 

In generale, il DEASP si basa su efficientamento energetico e incentivo alla produzione di energie rinnovabili. Nel dettaglio, quello dello Stretto guarda a:
• rifornimento di gas naturale liquefatto per le navi e i veicoli;
• elettrificazione delle banchine (cold ironing);
• installazione di impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici;
• sperimentazione della produzione di energia da correnti marine;
• introduzione graduale dell'uso dell'idrogeno su navi e veicoli. 

Come spiega il presidente dell'autorità di sistema portuale dello Stretto, Mario Mega, «lo Stretto di Messina, con le sue correnti che sono le più costanti e quelle con maggiori intensità nel Mediterraneo, ha la possibilità di diventare un luogo di produzione di grandi quantità di energia elettrica da fonti rinnovabili che potranno essere messe a disposizione non solo dei porti ma anche dei territori per trainare un nuovo percorso di sviluppo che sia veramente sostenibile e ad alta resilienza i porti. Secondo la nostra visione, i nostri porti dovranno diventare anche delle Comunità Energetiche Rinnovabili, ecosistemi in cui l'energia sarà prodotta, accumulata, distribuita e utilizzata in maniera sostenibile ed efficiente. Ora occorrerà valutare azione per azione come poter meglio procedere anche con il coinvolgimento degli operatori portuali e delle aziende del settore». 

Oltre che dai tecnici dell'autorità portuale, il DEASP è stato redatto dipartimento di ingegneria dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria, che ha coordinato i lavori, dal CNR-ITAE di Messina e dall'ENEA di Palermo. Per la parte relativa ai porti siciliani il gruppo di lavoro si è avvalso anche della collaborazione degli esperti di RINA Consulting e di SINLOC grazie ad un finanziamento ottenuto dall'autorità da parte di NESOI, piattaforma finanziata da fondi dell'Unione europea nell'ambito del programma Horizon 2020 con l'obiettivo di sostenere gli enti locali delle isole europee nell'avvio di iniziative di transizione energetica. 

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Tag: messina - ambiente