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25 novembre 2024, Aggiornato alle 08,40
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Infrastrutture

Ponte sullo Stretto, verso lo studio di fattibilità

Il ministero dei Trasporti affiderà a breve un progetto preliminare tecnico-economico per una struttura che colleghi Calabria e Sicilia. Dovrà essere a più campate, più stabile e adattabile di una campata unica


Il ponte sullo Stretto di Messina, un'opera di cui si parla da decenni, inizia a fare i primi passi verso una prima progettazione. Il ministero delle Infrastrutture ha annunciato al Consiglio dei ministri, riunitosi oggi, la procedura che porterà nei prossimi mesi prima all'affidamento e poi alla scrittura di uno studio di fattibilità, la versione preliminare del progetto di costruzione di un lungo ponte che colleghi Calabria e Sicilia.

Lo studio si dovrà basare, come ha indicato il gruppo di lavoro dedicato del ministero di Enrico Giovannini in una relazione di aprile scorso, su un "ponte aereo a più campate", quindi non un ponte sospeso, «valutandone la intrinseca sostenibilità sotto tutti i profili indicati, mettendola a confronto con quella del ponte "a campata unica" e con la cosiddetta "opzione zero"», cioè lo scenario attuale, quello in cui il ponte non è stato costruito.

I vantaggi di un ponte a più campate
Come spiega la nota informativa del ministero delle Infrastrutture, i vantaggi sono diversi: costa meno di un ponte sospeso; ha una maggiore lunghezza complessiva, il che permetterebbe di avvicinare le entrate e le uscite alle autostrade, allontanandole da zone pregiate come il lago di Ganzirri e avvicinandole ai centri abitati di Messina e Reggio Calabria, riducendo i raccordi, sia stradali che ferroviari; le pile di sostegno sono meno visibili; è più resistente al vento. Di contro, la risposta delle pile subacque in caso di terremoto e le correnti marine è un punto critico da analizzare.

Il documento che verrà prodotto sarà acquisito da Rete Ferroviaria Italiana (RFI), «in quanto capace – spiega il ministero - di garantire la più appropriata continuità e interconnessione dell'intervento con quelli ferroviari progettati nei territori calabresi e siciliani. Per questo, oggi è stato dato mandato alla direzione generale competente di avviare il processo amministrativo, a valere sui fondi stanziati a tale scopo dalla Legge di bilancio per il 2021».

Lo stretto di Messina è interessato da un piano di sviluppo da 510 milioni di euro, provenienti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Serviranno per due nuove navi ibride per il trasbordo ferroviario, da far gestire ad RFI per rinnovare il materiale rotabile ferroviario, velocizzare gli scambi sui binari, l'accessibilità stradale e portuale, riqualificare i traghetti ro-pax e ro-ro e le stazioni ferroviarie di Messina, San Giovanni e Reggio Calabria.

Tag: ferrovie - messina