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04 ottobre 2024, Aggiornato alle 15,38
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Logistica

Ponte Lueg, dal 2025 ulteriori divieti per i mezzi pesanti

I lavori di rifacimento del ponte austriaco, parte dell'A13 e fondamentale per il trasporto merci, spingono Anita a chiedere l'intervento del governo italiano

Il ponte Lueg, in Austria

Anita, l'associazione di Confindustria che rappresenta le imprese dell'autotrasporto merci e della logistica, esprime preoccupazione in merito al pacchetto di misure presentato da Asfinag - la società pubblica di gestione delle strade austriache – che per affrontare i lavori di rifacimento del Ponte Lueg sul tratto autostradale della A13 avrebbe previsto, a partire dal primo gennaio 2025, l'introduzione di ulteriori divieti non meglio specificati per il transito dei mezzi pesanti sull'asse del Brennero.

Sebbene Anita riceva in maniera positiva la volontà di gestire il traffico su due corsie per senso di marcia almeno 170 giorni l'anno, instradando i veicoli oltre le 3,5 tonnellate sulla porzione interna della carreggiata per bilanciare il peso, si trova comunque costretta a respingere l'idea di estendere i divieti di circolazione per i veicoli industriali in determinati giorni e lancia un appello al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano, Matteo Salvini, perché possa monitorare questo scenario.

«Nutriamo forti preoccupazioni nei confronti del pacchetto di misure annunciato da Asfinag, che metterebbe ancora una volta l'Austria nelle condizioni di contingentare il traffico merci dall'Italia su di un corridoio, lo Scan-Med, pilastro delle reti Ten-t», spiega Thomas Baumgartner, Past President Anita con delega al Brennero. «Inoltre, le riduzioni della carreggiata già operate sul versante italiano della A22 in occasione di cantieri per la manutenzione, dimostrano come nei giorni feriali il traffico sia regolare e diventi problematico solo in corrispondenza di festività, quando in autostrada si riversa il traffico turistico. Per questo ci appelliamo al Ministro Salvini, perché vigili affinché venga riservato al settore un trattamento equo, senza discriminazioni tese ad avvantaggiare i veicoli ad uso turistico o privato così come i trasporti con partenza o arrivo in Austria, ai quali spesso viene garantito il vantaggio della libera circolazione, e impedisca all'Austria di trascurare nuovamente il diritto europeo introducendo nuove limitazioni al traffico prive di legittimità". "Viceversa – ha concluso Baumgartner - a farne le spese sarà l'industria delle filiere del made in Italy, che grazie al trasporto merci su gomma è resa competitiva a vantaggio dell'export e dell'economia italiana».