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30 dicembre 2024, Aggiornato alle 14,49
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Polo Nazionale della Dimensione Subacquea, la Marina fa il punto sul futuro

Il patrimonio liquido, spiega il capo di stato maggiore Enrico Credendino, sostiene le fondamenta del benessere economico e sociale del nostro Paese

(Ph: Marina Militare)

Si è svolto nei giorni scorsi a bordo di nave Cavour il convegno "Immersi nel Polo Nazionale della Dimensione Subacquea: alla Scoperta del Futuro", alla presenza del ministro della Difesa, Guido Crosetto. Il convegno è risultato una preziosa occasione per condividere lo stato dell'arte delle attività del Polo e discutere del suo ambizioso futuro di catalizzatore delle eccellenze italiane dell'underwater, tra le quali istituzioni, grande, media e piccola industria, start-up nonché mondo accademico e centri di ricerca.

Nel salutare i convenuti, il capo di stato maggiore della Marina Militare, l'ammiraglio di squadra Enrico Credendino, ha sottolineato come il 70% della superficie terrestre sia coperto dal mare, patrimonio liquido che sostiene le fondamenta del benessere economico e sociale del nostro Paese, fonte significativa di risorse energetiche e alimentari, nonché custode di infrastrutture critiche quali i cavi sottomarini di comunicazione.

L'ammiraglio, riferisce il Notiziario online della Marina, ha colto inoltre l'occasione per evidenziare che in mari meno profondi come il Mediterraneo, il Mar Rosso e il Mare del Nord i rischi di sabotaggio sono molto più significativi rispetto agli oceani. Per far fronte a queste sfide, è stata istituita una centrale operativa multi-dominio a Santa Rosa, già attiva da un anno, che consente alla Marina Militare di monitorare le attività sott'acqua. In futuro, sensori attivi e passivi, inclusi droni, permetteranno di conseguire una piena "underwater situational awareness", ovvero il monitoraggio e il riconoscimento del traffico e delle minacce sempre più presenti nella dimensione subacquea.