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18 aprile 2025, Aggiornato alle 18,44
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Politiche marittime

"Più italiani a bordo delle navi della flotta nazionale"

È la rivendicazione di Federmar-Cisal, che intende portare la battaglia per l'occupazione a Roma, per far modificare la legge sul Registro Internazionale


"Esprimiamo soddisfazione per la riuscita delle due manifestazioni del 18 e 28 aprile a Napoli ed a Torre del Greco che hanno visto la partecipazione di centinaia di marittimi per sollecitare una maggiore presenza dei lavoratori italiani a bordo delle navi della flotta nazionale". Lo dichiara in un comunicato la Federmar-Cisal, che considera questo come il primo passo per richiamare l'attenzione delle autorità e degli armatori sullo stato di disagio in cui vengono a trovarsi i marittimi per la mancanza di un'occupazione, "disagio reso ancora più frustrante – rincara l'organizzazione sindacale - dalla constatazione che i posti di lavoro esistono e sono anche tanti ma che, soprattutto per colpa di una legislazione compiacente e della mancanza di controlli nella formazione degli equipaggi, vengono coperti con personale extracomunitario". Federmar-Cisal vuole ora portare la rivendicazione per il lavoro a Roma: verso le forze politiche con lo scopo di fare apportare in Parlamento le opportune modifiche a quelle norme (legge sul Registro Internazionale e successive variazioni) dalle quali hanno avuto origine i problemi occupazionali.
"E in particolare è verso la Confitarma che bisogna insistere – aggiunge il segretario nazionale di Federmar-Cisal, Alessandro Pico -. Dal momento che il contratto di lavoro della categoria è scaduto da tre anni e mezzo e che non è stato ancora rinnovato né si sa nemmeno quando lo sarà, in una situazione di crisi occupazionale come l'attuale i sindacati devono presentare una nuova piattaforma rivendicativa, la quale, senza tanti fronzoli – conclude Pico - in mezza pagina contenga soltanto due richieste: lavoro ed ancora lavoro, anche per i giovani, e aumenti salariali".

 

Nella foto, la copertina del Saturday Evening Post, 16 ottobre 1937