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14 marzo 2025, Aggiornato alle 16,33
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Armatori

Pirati, noli e tanto altro al Mare Forum Italy

Si è conclusa a Sorrento la VII edizione del convegno internazionale organizzato dalla Giuseppe Bottiglieri Armatore. Noli: dalla crisi alla ripresa ma bisogna rottamare le unità più vecchie


Si è conclusa la settima edizione della conferenza internazionale  Mare Forum.  Armatori, brokers, assicuratori, banchieri, riuniti da Giuseppe Bottiglieri, presidente dell'omonima compagnia armatoriale di Napoli, hanno discusso a Sorrento sul momento del mercato e sulle nuove sfide a cominciare dalla situazione dei noli, del carico secco e liquido, che rappresenta l'argomento portante di qualsiasi discussione circa la ripresa del settore. 
Su questo punto, di difficile analisi, gli operatori del Mare Forum hanno concordato nel ritenere che il mercato è ripartito, anche se ci vorranno almeno un paio di anni perché si assesti,  e che l'asse dell'economia mondiale si è spostato definitivamente da Occidente ad Oriente, grazie al consolidamento dell'economia cinese e al crescente sviluppo dei paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina). 
Giuseppe Bottiglieri, chairman della giornata, ha aperto il convegno leggendo una lettera di Giuseppe D'Amato, presidente della Perseveranza, che sta vivendo da alcune settimane il dramma di una sua nave ostaggio dei pirati. E proprio questo tema ha contraddistinto la prima parte della giornata. Per frenare questo fenomeno, che ha visto dal settembre scorso 15 navi sequestrate, è parso chiaro a tutti che i governi devono intervenire trovando un accordo con quei paesi dove la pirateria è diventata un'industria. Inoltre, come ha ribadito Bottiglieri, si devono monitorare informaticamente dove le navi dei pirati stazionano, onde evitare quelle rotte. Un problema, quello dei sequestri, crescente per tutti. Presente in sala anche Andrew Ward, direttore della Thomas Miller War Risks Services Limited, che ha spiegato come la sua compagnia  di mutua riassicurazione, si sia specializzata nei negoziati.
In tema di overcapacity è stata sottolineata l'importanza di svecchiare la flotta mondiale dalle navi con oltre venti anni. Nel mondo su 7.528 navi, circa 2.000 sono da demolire. "Senza demolire è inutile fare nuovi investimenti. È necessario incoraggiare la demolizione per far ripartire il settore", ha detto Giuseppe Bottiglieri. Alla conferenza di Sorrento, tra gli oltre trecento operatori dello shipping, hanno partecipato le maggiori banche italiane e il presidente di Confitarma, Paolo D'Amico. Secondo il presidente Confitarma, che è ritornato sul problema della pirateria, ora il governo deve fare presto a varare la norma che prevede personale armato a bordo delle navi italiane.
Di grande spessore il panel dei relatori internazionali: secondo il norvegese  Wilhelm Magelssen e il greco Michael Bodouroglou in due anni il mercato dei noli rifiorirà.  Kevin Tang, responsabile della Camera di Commercio cinobrasiliana, ha parlato di un'evoluzione positiva. La ripresa si deve soprattutto ai mercati emergenti, in particolare Cina e Brasile.
"Il mondo sta cambiando -ha detto  Tang- si sta riposizionando". Il vecchio Continente dovrà radicalmente cambiare abitudini. Brasile, Cina, Russia e India, saranno i nuovi paesi dall'economia forte. Paesi giovani, che fanno poca vacanza e malattia e tanto lavoro. "Un'economia trainante", ha osservato, Ugo Salerno, Ceo del Rina (Registro Italiano Navale).