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14 marzo 2025, Aggiornato alle 18,16
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Pirati, d'Amico al governo: "Una legge entro la pausa estiva"

Dopo il passaggio al Senato, prosegue l'iter parlamentare del decreto 12/11 n.107 che permetterà l'utilizzo di personale armato a bordo delle unità italiane. "Viva soddisfazione" da parte di Confitarma, ma "il quadro normativo non è ancora completo". Il Pdl rassicura


Se il decreto anti-pirateria approvato nei giorni scorsi dal Senato fosse già operativo quale sarebbe stato l'esito dell'attacco alla petroliera italiana "Anema e Core"?. La domanda se la pone indirettamente il presidente Confitarma Paolo d'Amico intervenendo a proposito della legge che dopo il passaggio al Senato andrà alla Camera. 
Esprimendo «viva soddisfazione» per l'approvazione del disegno di legge di conversione del decreto datato 12 luglio 2011 (n. 107), d'Amico auspica un'approvazione definitiva «in tempi brevi, prima della pausa estiva».
Secondo il presidente Confitarma il quadro normativo non è ancora completo, mancando «i decreti interministeriali necessari per la completa attuazione delle misure che, sottolineo, non sono ancora operative». Da qui il riferimento al caso "Anema e Core": «Rispondo così alle affermazioni che hanno messo in evidenza il mancato ricorso a tali forme di difesa attiva da parte degli armatori, nel recente caso dell'attacco di pirati alla petroliera italiana Rbd Anema e Core nel Golfo di Nigeria».
Intanto dalla Camera arrivano le rassicurazioni. Il senatore del Pdl Raffaele Lauro ha affermato che «nei prossimi giorni la Camera approverà, in via definitiva, il provvedimento. Una norma che permetterà, spiega Lauro, di «imbarcare sulle navi team militari o servirsi di agenzie di sicurezza private, senza alcun limite temporale e lasciando ad essi la possibilità di scegliere preferibilmente guardie giurate italiane, tra quelle che abbiano prestato servizio nelle Forze Armate».